l segnale vocale è un suono complesso quasi periodico, presenta cioè, anche se prodotto con la massima stazionarietà e da un soggetto normofonico, variazioni del Periodo Fondamentale(FREQUENZA)e dell’Ampiezza(INTENSITA’),a breve e/o a lungo termine. L’MDVP(Multi-Dimensional Voice Program) è un algoritmo che da un’unica emissione fonica permette l’estrazione di 33 diversi parametri, 22 dei quali sono relativi alle perturbazioni a medio e lungo termine della voce, e la loro rappresentazione su di un grafico radiale che Ferrero et al. (1994) hanno proposto di chiamare vocaligramma. I 22 parametri della voce sono raggruppati in sei aree:

• perturbazione della frequenza ;
• perturbazione dell’ampiezza;
• componenti di rumore;
• tremore vocale;
• diplofonie;
• rotture della voce L’MDVP fornisce due videate grafiche di cui una consente di  valutare «a vista» i valori parametrici in soglia o che eccedono la normalità, costituendo per l’otorino-foniatra quello che l’audiogramma è per l’audiologo, ed a ben ragione è dunque definito «vocaligramma».

Le modificazioni casuali a breve termine (microperturbazioni) del Periodo Fondamentale, e quindi della fo (microperturbazioni della frequenza), sono definite come JITTER, mentre quelle dell’Ampiezza (intensità del segnale) come SHIMMER.

La presenza di una perturbazione non eccessiva deve essere considerata fisiologica; variazioni eccessive sottendono la presenza di una patologia. La presenza di perturbazioni deve far pensare a irregolarità nella vibrazione cordale, non per forza legate ad una patologia organica. Il dato HNR (Harmonic to noise ratio) è un parametro utile a valutare il grado di raucedine del paziente.