Gustometria

Può capitare che, nel corso della vita, il sapore dei cibi non venga più percepito in maniera intensa oppure che si abbia l’impressione che il senso del gusto risulti come anestetizzato. In questi casi, per accertarsi che non sussistano patologie nascoste, occorre sottoporsi ad una gustometria.

 

Cos’è

La gustometria è un’indagine conoscitiva, facente parte delle tecniche diagnostiche più efficaci in otorinolaringoiatria, che consente di capire se siano presenti nel senso del gusto del paziente delle alterazioni che potrebbero nascondere una patologia del tratto orale oppure a carico del sistema neurologico o endocrino. La lingua, infatti, organo protagonista nella percezione dei sapori, è composta dalle cosiddette papille gustative (alcune più grosse, altre a forma di foglia o di cilindro) che, a seconda della posizione in cui si trovano, costituiscono dei veri e propri calici gustativi: sulla punta della lingua si trovano quelli che servono a percepire il dolce, sul dorso quelli che fanno assaporare l’amaro, ed ai lati quelli responsabili del gusto acido e salato. I calici gustativi, a loro volta, sono collegati al cervello da tre nervi: il nervo facciale, il nervo glossofaringeo ed il nervo vago. Quando, perciò, sussiste qualche problema a livello orofaringeo, o neurologico, la gustometria risulta molto efficace per individuare le cause del problema.

 

ESAME DEL GUSTO: GUSTOMETRIA

5 tester standardizzati vengono applicati ai cinque quadranti della lingua in sequenza con un applicatore con una punta di cotone vengono utilizzate soluzioni contenenti nel

1/5 anteriore, glucosio o fruttosio (sapore dolce),

2/5 laterale esterno cloruro di sodio (sapore salato),

3/5 laterale medio acido citrico o cloridrico (sapore acido)

1/5 posteriore chinina cloridrato (sapore amaro),

1/5 centrale glutammato monosodico (sapore umami saporito) di concentrazione progressivamente crescente. La bocca deve essere risciacquata tra le diverse soluzioni;

 

TASTE TEST (ESAME DEL GUSTO)

Dolce Salato Acido Amaro
BIANCO Dolce Salato Acido Amaro
BLU Dolce Salato Acido Amaro
ROSSO Dolce Salato Acido Amaro

 

Sapori Primari

  • DOLCE:
    •  assicurare le riserve energetiche
    •  sensazione piacevole e l’innesco di riflessi di salivazione, di deglutizione e di preparazione del tubo digerente alla digestione e all’assorbimento
  • SALATO:
    • mantenere l’equilibrio elettrolitico
  • ACIDO:
    • monitorare il pH
  • AMARO:
    • monitorare il pH
    •  evitare sostanze tossiche (riflesso del vomito)
  • UMAMI
  • GRASSO

 

VALUTAZIONE CLINICA DELLA FUNZIONE GUSTATIVA

 

1) Colorazione della lingua con blu di metilene

Utilizzata per testare l’innervazione dei calici gustativi

I pori gustativi rimangono colorati (in blue) se sono innervati

I pori gustativi non rimangono colorati se c’è un’interruzione dell’innervazione

 

2)Applicazione di un anestetico topico sulla lingua

Utilizzato per poter distinguere le cause orali della disgeusia da quelle non orali.

Applicare lidocaina viscosa insapore al 2%, o dyclonina cloridrato all’1%, ai quadranti della lingua in modo sequenziale (2/3 anteriori sinistra, 1/3 posteriore sinistro, 2/3 anteriori destra, 1/3 posteriore destro) con un applicatore a punta di cotone.
Sciacquare la bocca con un anestetico topico per anestetizzare i calici gustativi localizzati nella porzione anteriore dell’orofaringe e del palato duro e molle.
Attenzione ai pazienti per la riduzione del riflesso d’apertura dopo l’applicazione dell’anestetico.
Avvisare i pazienti di evitare di mangiare o bere finché l’effetto degli anestetici non sia finito.
Se la disgeusia si riduce o scompare, la causa potrebbe essere locale.
Se la disgeusia peggiora, la causa potrebbe essere centrale (per es: phantom taste).
Se non ci sono cambiamenti nella disgeusia, la causa probabilmente è non orale.

 

3) Test del gusto (“Taste test”)

Utilizzato per valutare le perdite del gusto, locali e gusto-specifiche.

5 tester standardizzati vengono applicati ai cinque quadranti della lingua in sequenza, di concentrazione progressivamente crescente. La bocca deve essere risciacquata tra le diverse soluzioni con un applicatore con una punta di cotone vengono utilizzate soluzioni contenenti nel

1/5 anteriore, glucosio o fruttosio (sapore dolce, Saccarosio 1.0 M),

2/5 laterale esterno cloruro di sodio (sapore salato, Cloruro di Sodio 1.0 M),

3/5laterale medio acido citrico o cloridrico (sapore acido, Acido citrico 0.03 M)

1/5 posteriore chinina cloridrato (sapore amaro, Idrocloruro chinino 0.001 M),

1/5 centrale glutammato monosodico (sapore umami saporito);

–    Valutare il numero delle identificazioni corrette

–    I Tester sono delle sostanze che possono essere facilmente preparate dalla farmacia:

Come si esegue

Un esame di gustometria non è sempre uguale ma varia in base a ciò che deve essere diagnosticato. Se occorre testare l’innervazione dei calici gustativi si procede con la tecnica del blu di metilene: si colorano le papille della lingua con questo composto organico e si aspetta qualche minuto: se restano colorate non esistono anomalie a carico dell’innervazione, in caso contrario significa che c’è qualche danno al nervo facciale o vago. Se invece si dovrà valutare l’eventuale perdita del gusto la gustometria sarà di tipo chimico: vengono allora utilizzate quattro sostanze che simulano i principali sapori: il saccarosio per il dolce, il cloruro di sodio per il salato, l’acido citrico per l’acido e l’idrocloruro chinino per l’amaro. In questa sequenza vengono versate alcune gocce delle sostanze su zone diverse della lingua, poi si chiederà al paziente di riferire che tipo di gusto ha percepito ed in quale zona della lingua. Tra una sostanza e l’altra viene fatta sciacquare la bocca. Esiste poi una gustometria di tipo elettrico, che si esegue attraverso l’applicazione di elettrodi sulla lingua che emettono stimoli con frequenze differenti per cercare di capire se la causa della mancanza del gusto dipenda da fattori orali o neurologici.

Risultato
La gustometria, accompagnata ad altri esami diagnostici (come analisi del sangue e la misurazione della quantità di minerali presenti nell’organismo) ed a visite presso altri specialisti come il neurologo o l’endocrinologo, consente di individuare la causa del problema per poi procedere ad una corretta terapia. Si tratta quindi di un’indagine davvero precisa che porta a risultati molto buoni nell’individuazione di diverse patologie.

TASTE TEST

RISULTATI (SOMMA DI IDENTIFICAZIONI GUSTATIVE CORRETTI)

Dolce

Salato Acido Amaro
BIANCO Dolce

Salato

Acido Amaro
BLU Dolce Salato

Acido

Amaro
ROSSO Dolce Salato Acido

Amaro

 

Altre informazioni

È bene sapere che prima di sottoporsi ad una gustometria il paziente dovrà procedere ad una scrupolosa igiene orale con pulizia della lingua. L’esame non è assolutamente doloroso ed il paziente potrà subito tornare alle sue attività quotidiane (evitando solo di mangiare per qualche ora).

 

Meccanismi e vie gustative

  • Recettori gustativi                      

 

  • Traduzione del segnale

 

  • Vie afferenti

 

  • Elaborazione centrale

 

Recettori gustativi: cellule epiteliali specializzate organizzate in strutture

                          

BOTTONI GUSTATIVI

  • Sede: 
    • epitelio della lingua (nella sua porzione dorsale)
    •  mucosa del palato, della faringe, dell’epiglottide e del terzo superiore dell’esofago
  • Composizione:
    • 30-100 recettori (diversi tipi morfologici =  differenze di tipo funzionale)
    • cells basali: popolazione di cells staminali (ciclo vitale: circa 10 gg.)
    • cells di sostegno

Struttura:

porzione apicale: dotata di microvilli in contatto con saliva che bagna la superficie epiteliale mediante un canalicolo (poro gustativo)porzione basale: contatti sinaptici di tipo chimico con le terminazioni di fibre aff IOgni fibra innerva numerosi bottoni anche in zone dell’epitelio linguale molto distanti tra loro e, nellostesso bottone, diversi recettori.
Ogni recettore gustativo è innervato da più fibre aff.

 

Nella lingua i bottoni sono per lo più localizzati in strutture specializzate:

PAPILLE

  • VALLATE
    •  parte posteriore del dorso della lingua (‘V” linguale)
    •  (N. glossofaringeo)
  • FOGLIATE
    • lati della lingua
    • (N. glossofaringeo)
  • FUNGIFORMI
    • punta della lingua
    • pochi bottoni gustativi
    • (Corda del timpano (VII nc)

 

La TRASDUZIONE DEGLI STIMOLI GUSTATIVI

avviene a livello dei microvilli dei recettori gustativi

Contatto delle sostanze (disciolte in saliva) con porzione apicale della membrana della cell. Gustativa

Trasduzione: modalità diverse a seconda della natura chimica della sostanza

Depolarizzazione della membrana e innesco di potenziali d’azione

Aumento della concentrazione di Ca++ indotto da apertura di canali voltaggio dipendenti o dalla mobilizzazione di riserve intracellulari

Nella porzione basale rilascio di mediatori chimici e la conseguente trasmissione del segnale alle fibre aff

 

VALUTAZIONE CLINICA DEL GUSTO

  • ANAMNESI
    • ricerca di anomalie dell’olfatto e malattie preesistenti con i relativi trattamenti
      • infezioni otologiche
      • interventi chirurgici a carico dell’orecchio
      • paralisi di Bell
      • traumi cranici importanti o intubazioni tracheali
      • malattie recenti delle vie respiratorie superiori
      • trattamenti odontoiatrici con impianto protesi
    • Chiedere! (pz no riportano spontaneamente)
    • salivazione, deglutizione, dolore orale, igiene orale, problemi gastrici
    • Altre malattie: diabete mellito, ipotiroidismo, K….
  • ANAMNESI FARMACOLOGICA
  • ESAME CAVO ORALE e lingua
    • infezioni, protesi, processi degenerativi o masse, atrofia e secchezza della lingua, delle gengive, dei denti e delle membrane mucose di rive
  • ESAME Orecchie (per es. lesione della corda del timpano)

INDAGINI SPECIFICHE

  • TEST DEL GUSTO
    • con bastoncino di cotone si pone soluzione acquosa (zuccheri, cloruro di sodio, acido acetico e chinino) su un quadrante della lingua protrusa
    • il pz deve identificare il tipo di sensazione gustativa percepita, descrivendola come dolce, salato, acido, amaro
    • la cavità orale viene risciacquata con acqua dopo ogni stimolazione

 

  • stimolazione elettrica della lingua (ELETTROGUSTOMETRIA)
    • applicazione di correnti elettriche graduate sulla lingua al fine di produrre una risposta definita come acida o metallica
    • in soggetti normali entrambi i margini della lingua presentano la medesima soglia alla stimolazione elettrica, che solo raramente differisce per più del 25%
    • tecnica semplice, rapida, quantificabile; registra in maniera attendibile la soglia di percezione gustativa
  •  Test neurofisiologici per identificare anomalie del tronco encefalico
    • per es blink reflex, per testare integrità della via n. trigemino – ponte – n. faciale
  •  Risonanza Magnetica
  • Colture (se sospetto infezione fungina o batterica)
  • Analisi saliva (sialometria, sialochimica)

Quantitativi

 

DEFICIT GUSTATIVI

   Classificazione

 Quantitativi

  • AGEUSIA: perdita totale della sensibilità gustativa
  • IPOGEUSIA: soglia di percezione del gusto si innalza rispetto ai valori normali
  • IPERGEUSIA

 Qualitativi

  • DISGEUSIA: distorsione della sensazione gustativa evocate da normali cibi il cui sapore percepito come sgradevole (sarcofobia, cause locali)
  • PARAGEUSIE: percezioni abnormi di sapori inusuali non evocati da alcun stimolo
  • PHANTOGEUSIA (TASTE PHANTOMS): in epilessia e schizofrenia
  • AGNOGEUSIA

PRINCIPALI CAUSE DI ALTERAZIONE DEL GUSTO

NON neurologiche – 1

  • FUMO DI TABACCO (SIGARO, PIPA)
  • PATOLOGIA INFETTIVA DEL CAVO ORALE E PRIME VIE AEREE
    • Virale (adeno, rino e influenza virus, Herpes simplex)
    • Batterica (sialoadeniti)
    • Fungina (candidiasi orale)
  • PATOLOGIA SALIVATORIA
    • Sindr. Sjogren (sindr.sicca)
    • Sclerodermia
    • Fibrosi cistica
    • radioterapia

 

PRINCIPALI CAUSE DI ALTERAZIONE DEL GUSTO

NON neurologiche – 2

  •  PATOLOGIA TOSSICO-CARENZIALE
    • Malnutrizione e celiachia
    • Insuff. Renale e epatica
    • Ipovitaminosi A e B
    • Deficit zinco e ferro
    • Cachessia neoplastica
  •  PATOLOGIA ENDOCRINOLOGICA
    • Iper o ipo corticosurrenalismo
    • Panipopituitarismo
    • Ipotiroidismo
    • Pseudoipoparatiroidismo
    • Diabete mellito
  • PATOLOGIA PSICHIATRICA
    • Depressione
    • schizofrenia

  

PRINCIPALI CAUSE DI ALTERAZIONE DEL GUSTO

                 NON neurologiche – 3

  •  DA FARMACI
    • antipertensivi: ACE-inibitori e Ca–antagoniti
    • DM: ipoglicemizzanti orali
    • ipocolesterolemizzanti

 

    • antistaminici
    • Inibitori della anidrasi carbonica

 

    • Imidazolici
    • Psicofarmaci
    • antibiotici: chinolonici, macrolidi
    • Antiepilettici: CBZ, fenitoina, lamotrigina
    • Antispatici: Baclofen
    • L-dopa
    • Antiemicranici: triptani

 

PRINCIPALI CAUSE DI ALTERAZIONE DEL GUSTO

Neurologiche
Centrali
Periferiche
A topografia indeterminata

 

 PRINCIPALI CAUSE DI ALTERAZIONE DEL GUSTO:

cause neurologiche – 1

  • PERIFERICHE
    • Lesioni del V, N. linguale
      • Interventi odontostomatologici e maxillo-faciali
      • Intubazione tracheale
      • Poliradicoloneuropatia di Guillan Barrè
      • Neuropatie sensitive
      • Lesioni gasseriane (tp della nevralgia del trigemino)
    • Lesioni del VII, n. Intermediario, corda del timpano
      • Paralisi di Bell
      • Traumi facio-cervicali
      • Aneurisma dissecante CI extracranica
      • Neoplasie
      • Neuriti da Neuroborreliosi, Herpes Zoster
    • Lesioni IX – X (foro lacero posteriore)
      • Tumori (neoplasie, iperplasie linfonodali)
      • Traumi

PRINCIPALI CAUSE DI ALTERAZIONE DEL GUSTO:

 cause neurologiche – 2

  •  CENTRALI
    • Tronco-encefaliche (IPSILATERALI)
    • demielinizzanti (SM)
    • vascolari
  • Talamo (CONTROLATERALI)
    • vascolari
    • neoplasie
  • Corticali (CONTROLATERALI)
    • Sclerosi temporale mesiale
    • vascolari
    • neoplasie

PRINCIPALI CAUSE DI ALTERAZIONE DEL GUSTO:

cause neurologiche – 3

  • A TOPOGRAFIA INDETERMINATA
    • disautonomie familiari
    • atassia ereditaria
    • Guillan Barrè syndrome
    • Alte altitudini (danno ipossico fibre nervose)
    • Traumi cranio facciali
    • Creutzfeldt Jacob Disease (depositi prioni in via gustativa centrale)
    • Human rabies virus (antigeni nel plesso delle ghiandole salivari)

 

…Riassumendo…

  •  Classificare il disturbo (qualitativo, quantitativo…)
  • Cerco una possibile causa
    • NON neurologica?
      • fattori locali?
      • malattia sistemica?
      • da farmaci? (relazione temporale)
    • Neurologica?:
      • danno del SNC?
      • danno del SNP?
    • Diagnosi di sede
AGEUSIA LOCALIZZATA TERRITORIO DI INNERVAZIONE STRUTTURE LESE
 EMILINGUA  NERVI VII-(V)-IX
  • Tronco (bulbo-ponte dorsale) nucleo
  • del tratto solitario
  • Talamo VPM mediale
  • Corteccia: area opercolo-insulare
 2/3 ANTERIORI  NERVI VII-(V)
  • Nervo intermedio-faciale
  • Ganglio genicolato
  • Corda del timpano
  • N.linguale V
 1/3 POSTERIORE  NERVI IX
  • Nervo glossofaringeo IX
  • Ganglio petroso

 

Trattamento

  • Zinco sulfato 140 mg / die per 4 mesi
  • Corticosterodi
  • Vit A

 

  • Cura delle cause locali
  • Schizofrenia e depressione: tp specifica