Prende il nome dal chirurgo americano Lloyd B. Minor, Direttore del Departement of Otolaryngology – Head and Neck Surgery alla Johns Hopkins University di Baltimora il quale descrisse per la prima volta una nuova entità clinica, caratterizzata dalla presenza di una alterazione strutturale del canale semicircolare superiore consistente in un assottigliamento della parete ossea (deiscenza del canale semicircolare superiore). Questa sindrome spiega i due tipici fenomeni quali il “fenomeno di Tullio” (vertigine indotta da stimoli sonori a bassa tonalità) e/o il “fenomeno di Hennebert” vertigine indotta dall’aumento violento pressorio per manovre di Valsalva, di pressione non sonora portate nel condotto uditivo esterno).
Lloyd B. Minor
I sintomi
A causa del difetto di parete ossea della capsula labirintica è possibile che si verifichino le seguenti condizioni cliniche: sintomi esclusivamente vestibolari o esclusivamente cocleari oppure entrambi. Tra i sintomi vestibolari ricordiamo vertigini, oscillopsia, instabilità che possono comparire dopo rumori forti, pressione esercitata sul condotto uditivo esterno, sforzo fisico, tosse, manovra di Valsalva. Tra i sintomi cocleari ricordiamo ipoacusia, autofonia, ovattamento, iperacusia, percezione dei propri battiti cardiaci.
A causa del difetto di parete ossea della capsula labirintica è possibile che si verifichino le seguenti condizioni cliniche:
· sintomi esclusivamente vestibolari
· sintomi cocleari
· sintomi cocleovestibolari.
Tra I Sintomi Vestibolari ricordiamo :
· vertigini, con nistagmo spontaneo a bassa velocità di tipo torsionale che si intensifica con l’iperventilazione
· oscillopsia,
· Disequilibrio cronico, instabilità e intolleranza al movimento che possono comparire dopo rumori forti, pressione esercitata sul condotto uditivo esterno, sforzo fisico, tosse, manovra di Valsalva.
Il riflesso vestibolo-oculomotore per stimolazione del recettore ampollare del C.S.S può essere attivato da
1. stimolazione acustica con toni puri particolarmente intensi (fenomeno di Tullio)
2. variazione della pressione nell’orecchio medio (segno di Hennebert )
3. variazione della pressione intracranica
4. manovre di posizionamento
5. manovra di Valsalva
La manovra di Valsalva è in grado di suscitare una risposta nistagmica bifasica
a narici chiuse (valsalva nasale ) per aumento della pressione nell’orecchio medio si ha una risposta nistagmica con iniziale fase eccitatoria (flusso endolinfatico ampullifugo)
a glottide chiusa (valsalva glottico ) per aumento della pressione intracerebrale la fase iniziale è descritta come di tipo inibitorio (flusso endolinfatico ampullipeto).
Tra i sintomi cocleari ricordiamo:
· Udito normale o deficitario di tipo trasmissivo o neurosensoriale
· Via ossea abnormemente elevata
· Ipoacusia trasmissiva per i toni gravi e medi anche in caso di normoacusia
· Iperacusia ed autofonia
· Sentire il movimento degli occhi nell’orbita
· Sentire il rumore dei talloni mentre si corre o dei tacchi mentre si cammina
· Acufeni pulsanti
· Percezione Dei Propri Battiti Cardiaci.
Segni più frequenti | Ny evocato da suoni 82%Ny evocato dal Valsalva 75%Segno di Hennebert 45%Tilt del capo evocato dal suono 20% |
Prevalenza dei segni | 27% solo un segno clinico29% 2 segni36% 3 segni7% tutti i segni |
Cause
Secondo la ricerche attuale, in circa il 2,5% della popolazione generale le ossa della testa si sviluppano solo del 60-70% del loro spessore normale nei mesi dopo il parto. Questa predisposizione genetica può spiegare perché la sezione dell’osso temporale che separa il canale semicircolare superiore della cavità cranica , normalmente dello spessore di 0,8 mm, presenta uno spessore di soli 0,5 mm, rendendolo più fragile e suscettibile ai danni causati da trauma cranico fisico o dalla lenta erosione . Non si è stato ancora trovato una spiegazione al perché di questo erosione dell’osso.
PATOGENESI

La pressione positiva spinge la staffa all’interno del vestibolo attraverso la finestra ovale. La presenza di un punto di minore resistenza ossea del CSS causa un cambiamento direzionale dell’endolinfa con stimolo eccitatorio della cupola

L’onda meccanica acustica trasmessa per via aerea crea un movimento a pistone della staffa. Si ipotizza che una parte dell’endolinfa venga shuntato via dalla coclea attraverso la deiescenza del CSS provocando una diminuzione del suono trasmesso dalla coclea stessa

L’onda meccanica acustica trasmessa per via ossea genera oscillazioni lievi, compressorie e rarefacenti dell’osso che circonda i canali semicircolari e i fluidi labirintici mettendoli in movimento. La presenza della deiscenza fa aumentare i movimenti dell’endolinfa provocando una risposta cocleare più ampia (autofonia, iperacusia)
![]() | Deiscenza del canale semicircolare superiore Altre anomalie associate Deiscenza del tegmen, del CSPDeiscenza dell’osso che ricopre il ganglio genicolato (Balasubramanian Thiagarajan et al. Stanley Medical College ) |
Diagnosi
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TAC coronale a taglio sottile, che mostra una deiscenza del canale superiore (SCD). Questo paziente è stata riportata in dettaglio nel (Ostrowski, Hain e Wiet, 1997) | TAC molto più grande (e più recente) dell’osso temporale, che mostra deiscenza della R SCC, come sottolineato dalla freccia verde. Immagine per gentile concessione del Dr.Marcello Cherchi |
Il sospetto diagnostico dopo una accurata anamnesi ed esame obiettivo insieme agli esami audio-vestibolari e i potenziali evocati miogenici(VEMP’S) va confermato mediante TC ad alta risoluzione, con ricostruzione in proiezione parasagittale, sul piano del CSS. Particolare attenzione va posta durante l’esecuzione dell’esame audiometrico in quanto il soggetto può risultare normoacusico o ipoacusico ma con una soglia di conduzione per via ossea durante l’audiometria tonale liminare di solito inferiore al valore di 0 dB NHL. Mediante studio dei VEMPs, è possibile evidenziare una riduzione della soglia di detezione del Complesso Primario (N1-P1) che, nel soggetto normale, viene evocato da uno stimolo acustico di intensità particolarmente elevata e, comunque, raramente inferiore ai 110dB SPL indipendentemente dal tipo di stimolo utilizzato (click o tone burst); nei casi di abnorme riduzione di impedenza del labirinto, il potenziale si evoca anche per intensità è molto minore.
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
· Fistola Perilinfatica
· Otosclerosi (Stapedial reflex)
· Malattia di Menière (Modugno 2011)
· Meningioma (Crane 2010)
· Deiscenza del CSP (Krombach 2003
DIAGNOSI
· Esame audiometrico
· Esame impedenzometrico
· Esame vestibolare
· VEMPs
Video-oculografia (VOG)
· Esami radiologici
TESTS CHIAVE

VEMP and TC aumentano l’accuratezza diagnostica per la diagnosi, il trattamento ed il follow-up
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Riduzione della soglia di detezione del Complesso Primario N1-P1
- 0raramente inferiore a 110 dB SPL nel soggetto normale
– valori di 70 dB nHL o di 90 dB SPL sono patologici
Se monolaterale, in assenza di un deficit trasmissivo, una differenza di soglia interaurale maggiore o uguale a 10 dB è da considerarsi patologica
ESAMI RADIOLOGICI
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Misurazione della deiscenza con dimensioni lineari o angolari (Lip 2009)
Spessore normale medio dell’osso 0.5 + / – 0.3 mm (Modugno 2011, Lip
La diagnosi migliora del 50% con uno spessore TC di 1.0 mm con immagini coronali e trasverse e del 93% con uno spessore TC di 0,5 mm con immagini coronali e trasverse e ricostruzione sul piano dei CSS (Clifford J 2003)
Sensibilità:immagini in assiale 77,8%;immagini in coronale 88,9%
ricostruzione multiplanare 100% (Zhang 2009)
Il piano mirato è obliquo di 45˚ rispetto ai piani sagittali e coronale(piano di Pöschl)


Spessore medio normale dell’osso 0,5 +/- 0,3 mm

TC
E’ significativo la misura dell’angolo della deiescenza( misurato in gradi o radianti?) per convertire gradi in radianti si moltiplica per π/180![]() | ![]() |
Terapia
Terapia Medica l (fallimentare- Hales 2004)
Evitare stimoli acustici intensi
Evitare aumenti pressori
Terapia chirurgica (Sintomi disabilitanti Mikulec 2004)
Timpanostomia con neotuba (Minor 2005)
Riparazione della deiscenza
TECNICA
Capping
Resurfacing
Plugging
Approccio
APPROCCIO CHIRURGICO
Extradurale: craniotomia della fossa cranica media
· Visualizza direttamente la deiscenza sul basi cranio (eminenza arcuata e tegmen)
· Riparazione diretta della deiscenza con osso e fascia
· Accesso migliore nei casi in cui il paziente ha altre deiscenze associate o ernie cerebrali nell’orecchio
Transmastoideo

· Deiscenza posizionata lontano del chirurgo (postero-mediale)
· Maggiori risultati uditivi e vestibolari
· Craniotomia non necessaria, riduzione della complicanze
· Capacità del chirurgo e familiarità con la metodica , Capacità di chiudere la deiscenza senza manipolarla
· Non è possibile quando vi è ampia deiscenza della base cranica che richiede un’ampia ricostruzione
Daniel J. Lee
Surgical Capping
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Surgical Resurfacing | Surgical Plugging |
![]() | From: D.J. Lee Massachusetts eye and ear infirmary![]() |
Terapia
Quando i sintomi non risultano particolarmente invalidanti allora si attende informando il paziente ed invitandolo ad evitare situazioni scatenanti. Per i sintomi invalidanti, la terapia chirurgica proposta e utilizzata dallo stesso Minor, si basa su due procedure distinte: la ricostruzione (resurfacing) della parete deiscente del CSS con la finalità di mantenere pervio e funzionalmente attivo il CSS e l’occlusione del CSS (plugging) per via trans mastoidea.
Tra l’atteggiamento “attendista” e l’indicazione ad una terapia chirurgica che abbiamo definito “eziologica” c’è comunque spazio per trattamenti minimamente invasivi in grado di attenuare la sintomatologia vertiginosa. Il primo di questi è l’applicazione di un drenaggio di ventilazione trans- timpanico che, in virtù della bassa morbilità, è stato anche considerato un trattamento “di prima scelta”. Non è comunque chiaro quale sia il meccanismo attraverso il quale questo tipo di presidio sia in grado di influire favorevolmente sui sintomi.
E’ sempre necessaria la chirurgia?
La dimensione della deiscenza non è necessariamente correlata con i sintomi vestibolari (Roditi 2009)
• Esiste una correlazione tra la grandezza della deiscenza ed il grado dell’ipoacusia trasmissiva (W Chien 2007)
• Plugging Naturale?
– Pazienti con larghe deiscenze non sintomatici (Roditi, 2009, Brandolini 2011)
– Più è larga la deiscenza più le risposte sono deboli (Cremer 2000)
– In caso di SCCD simil menierica, i segni durante la crisi sono identici a quelli che insorgono dopo aver effettuato il plugging chirurgico (Brandolini 2011)
Se I sintomi sono così Invalidanti da ridurre la QoL l’approccio chirurgico diventa necessario
La chirurgia ha sempre buoni risultati?

6 orecchie sottoposte a riparazione chirurgica via fossa media
–5 plugging
–1 resurfacing (bone pate, fascia temporale , calvarial bone graft)

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Considerazioni sulle due tecniche
•Entrambe le tecniche riducono sensibilmente I sintomi di DCSS
•Il Plugging del CSS determina inevitabilmente una ridotta funzione del solo canale operato mentre la funzione degli altri canali appare preservata (Carey et al. 2007 – Agrawal 2009)
•Il Plugging normalizza la soglia dei VEMPs (Welgampola 2008)
•Il Resurfacing determina una persistenza dei sintomi nell’immediato periodo postoperatorio. Questo risultato è dovuto al tempo necessario alla fascia ed all’osso di formare un corpo unico rigido (Banjeriee 2005)
•E’ presente un reale rischio di sordità post-chirurgica (12% se si esegue per la prima volta, per via fossa cranica media e con la tecnica plugging ) (Lee 2013)
Conclusioni
•La sindrome di minor è una realtà clinica ma :
•Non è possibile affidarsi esclusivamente alla sola TC (9% di positività ma rari I riscontri clinici – Williamson 2003)
•Bisogna affidarsi a tutti e tre i parametri fondamentali:
•Diagnosi clinica – TC 0.5 mm con ricostruzione complanare – VEMP
•Considerare sempre la possibilità che la malattia scompaia per un Plugging naturale
•Si deve proporre il trattamento chirurgico ai soli casi invalidanti
•Non ci sono profonde differenze tra le varie tecniche chirurgiche
•Non si deve ingannare il paziente circa l’esito chirurgico : sono sempre possibili complicazioni o la persistenza della malattia
SINDROME DA DEISCENZA DEL CANALE SEMICIRCOLARE SUPERIORE
SINDROME DI MINOR I APPROFONDIMENTO una terza finestra mobile
Introduzione Prende il nome dal chirurgo Lloyd B. Minor (Fig.1), Direttore del Departement of Otolaryngology – Head and Neck Surgery alla Johns Hopkins University di Baltimora il quale nel 1998 descrisse per la prima volta una nuova entità clinica, caratterizzata dalla presenza di una alterazione strutturale del canale semicircolare superiore consistente in un assottigliamento della parete ossea (deiscenza del canale semicircolare superiore CSS) responsabile di un’ampia varietà di segni e sintomi vestibolari in concomitanza di stimolazioni sonore intense (fenomeno di Tullio) e/o il (fenomeno di Hennebert) vertigine indotta dall’aumento di pressione non sonora portata nel condotto uditivo esterno, a carico dell’orecchio medio o della cavità cranica. Ci sono diverse situazioni in cui le membrane dell’orecchio interno possono non essere coperte da tessuto osseo. Tali condizioni sono generalmente riconosciuti perché la pressione dell’orecchio interno cambia con i cambiamenti della pressione toracica, i cambiamenti nella pressione intratoracica o rumori forti possono provocare vertigini con presenza nistagmo. Anche se simile ad un fistola perilinfatica, queste condizioni sono in genere meno fastidiosa delle fistole della finestra ovale o rotonda, forse perché il fluido non è generalmente in diretta comunicazione con una cavità piena d’aria, ma è presente una membrana che mantiene separati i liquidi dall’aria. La deiscenza è una condizione molto rara rispetto alla maggior parte delle altre cause responsabili di vertigini e perdita di udito.
La sindrome della deiscenza del Canale Semicircolare Superiore è costituito da qualsiasi combinazione di sintomi udivi o dell’equilibrio, che sono causati da una apertura in più, nella parte dell’orecchio interno nella parte superiore del canale semicircolare superiore. Il canale semicircolare superiore è uno dei tre canali dell’equilibrio. Normalmente non ha aperture, ma fa un arco verso l’alto e si trova vicino alla superficie inferiore del lobo temporale .
Come funzionano queste forme di deiscenza?
Dopo la nascita, solo 1/10° di millimetro di tessuto osseo separa il Canale Semicircolare Superiore ,dalla dura madre, che ricopre il lobo temporale del cervello e di solito questa canale all’età di 3 anni, raggiunge 1mm di spessore osseo. Nel 1-2% degli individui, questo osso non sembra ispessirsi e, di fatto, diventa sempre più sottile con l’età. Lo strato dell’osso sottile , spesso quanto un foglio il cellophane si può rompere o sciogliere, creando un’apertura supplementare nella parte interna del Canale Semicircolare Superiore

Fig. 1 Canale superiore con rivestimento osseo molto sottile (Dott. Teixido M)
Questo paziente potenzialmente può diventare sintomatico, se lo strato dell’osso, situato sul canale superiore ,sottile quanto un foglio di cellophane, si scioglie o si rompe.
Chi va incontro alla Sindrome di Deiscenza del Canale Superiore?
Solo pochi pazienti con una deiscenza potenziale come descritto sopra possono diventare sintomatici. I sintomi possono comparire gradualmente nel tempo o improvvisamente in seguito ad un trauma auricolare dovuto ad urti, suono intensi od a variazione della pressione .C’è la tendenza che i sintomi , presenti inizialmente, nel tempo aumentino di intensità. Questa progressione può continuare per 10-15 anni prima che i sintomi diventano abbastanza gravi tanto, da indurre il paziente a rivolgersi al medico. Nei pazienti del Dott. Teixido M., uno su tre, ha riportato una storia di alcuni traumi associati alla comparsa iniziale dei sintomi. Questa patologia si è manifestata leggermente con maggiore frequenza nelle donne, e sempre con maggiore frequenza nell’orecchio destro, ma può verificarsi anche in entrambe le orecchie. I sintomi sembrano svilupparsi nell’età media Il più giovane paziente individuato aveva 29 anni e il più anziano 82, con un’età media di 50 anni.

Fig. 2 Canale Semicircolare Superiore Deiscente (Dott. Teixido M)
Non vi è alcun osso che separa i liquidi dell’orecchio interno dalla cavità cranica. Ciò può essere la causa dei i sintomi associati alla sindrome da deiscenza del canale superiore.
Quali sono i sintomi di deiscenza del canale superiore?
Questa terza (extra) apertura ,quando è presente , può dar luogo a due gruppi di sintomi generali. Il primo gruppo di sintomi è causato dal passaggio del suono , nell’orecchio interno attraverso un nuovo percorso, il secondo gruppo di sintomi è causato da cambiamenti della consistenza(impedenza), dei liquidi dell’orecchio interno, cambiamenti che sono possibilmente causati della presenza di questa apertura. Ogni paziente si può presentarsi con un insieme di sintomi diversi, qualche paziente i non ha alcun sintomo. Le ragioni di questa variabilità è ancora oggetto di studio.
Sintomi correlati al suono
I suoni che viaggiano nell’orecchio interno, attraverso itinerari insoliti, possono disturbare il delicato organo dell’equilibrio e causare in alcuni pazienti vertigini. Questa patologia viene chiamata il fenomeno di Tullio, o vertigini scatenate da suoni intensi. In altri pazienti, il suono penetra nell’orecchio interno ,ma sfugge attraverso l’apertura della deiscenza, prima però, viene rilevato dalle cellule acustiche uditive, con una conseguente perdita uditiva, che assomiglia ad una perdita uditiva dell’orecchio medio, come quella causata, dalla presenza di liquido nell’orecchio medio o da una rigidità eccessive della catena timpano-ossiculare, questa perdita uditiva la potremmo definire ipoacusia d’interruzione, perché’ è dovuta a variazioni d’impedenza dei liquidi dell’orecchio interno. Molti pazienti che hanno sviluppato questa apertura supplementare, nella parte dell’orecchio interno, possono anche sentire dei suoni insoliti ,generati dal proprio corpo. Questo perché il suono viaggia attraverso il liquido e le ossa del proprio corpo e nell’orecchio interno attraverso l’apertura in un modo che prima non era possibile. Alcuni pazienti possono sentire quando i loro occhi si muovono, altri il riverbero della propria voce nelle proprie orecchie ad alta intensità (autofonia). Molti sentono scricchiolare le ossa, il loro battito cardiaco, e quando muovono le dita su di un capello o sopra l’orecchio ,le dita emettono lo stesso suono ,che viene generato ,quando si muovono le dita al di sopra di un microfono acceso. Uno dei pazienti del dott. Teixido M. è un meccanico, che ha la strana capacità, di trovare la fonte dei problemi in un motore, ascoltando il rumore del motore, utilizzando un cacciavite appoggiato alle diverse parti del motore.
I video illustrano i meccanismi di trasmissione del suono sia nell’orecchio interno normale e le vie anomale associate a suoni generati i sintomi nei pazienti con deiscenza del canale semicircolare superiore.
Fig. 3 Suoni attraverso una Coclea Normale (Dott. Teixido M)
View Standard Version Visualizza la versione standard La pressione sonora entra di norma attraverso la finestra ovale e viene rilasciato dalla finestra rotonda. Tra le due finestre vi è l’estremità prossimale della membrana basilare.

Fig. 4 Deiscenza del Canal Superior Con Autofonia View Standard Version Visualizza la versione standard
Molti pazienti con sindrome da deiscenza del Canale Semicircolare Superiore(SCD) sperimentano una insolita capacità di ascoltare suoni generate internamente o condotte ad alta intensità nelle orecchie. Voce, battito cardiaco, passi ed anche i movimenti oculari possono anche essere ascoltati. La deiscenza può diminuire l’impedenza di ingresso ed i suoni possono essere trasportati per via ossea nel labirinto. Questa animazione mostra come la deiscenza, che agisce come una finestra a bassa impedenza, può consentire ai liquidi di trasportare i suoni, da siti remoti del corpo direttamente nel labirinto.

Fig. 5 Deiscenza del Canale Superior con Fenomeno di Tullio View Standard Version Visualizza la versione standard
Questa animazione mostra il percorso del transito del suono ,sopra l’ampolla del canale superiore e attraverso la deiscenza all’apice del canale superiore. Questo crea una stimolazione dell’ ampolla del canale superiore con i movimenti degli occhi verso l’alto e rotazione in senso inverso all’orecchio stimolato. Il paziente di solito descrivere una inclinazione dell’orizzonte in direzione opposta all’orecchio stimolato. Lo stimolo vibratorio dell’ampolla, con suoni a bassa frequenza (+ – + -), crea uno stimolo eccitatorio (‘Seconda Legge di Ewalds).
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Fig. 6 Deiscenza del Canale Superiore senza Tullio View Standard Version Visualizza la versione standard Molti pazienti con sindrome confermata di SCD non hanno alcuna manifestazione o fenomeno indotto di Tullio. La pressione sonora , in questi pazienti ,può viaggiare parzialmente nella parte superiore della croce comune, rispetto alla deiscenza
Fig. 7 Deiscenza del Canale Superiore con Ipoacusia Trasmissiva View Standard Version Visualizza la versione standard Molti pazienti con la sindrome della SCD presentano una perdita uditiva trasmissiva per le basse frequenze. I suoni a bassa frequenza che arrivano attraverso l’orecchio medio preferenzialmente escono dal labirinto attraverso la deiscenza e raggiungono la coclea solo a soglie elevate. L’audiogramma può apparire come quello di un’otosclerosi, ma la timpanometria non dimostrano una compliance diminuita e riflessi acustici sano presenti. In realtà lo spazio intracranico, ha la stessa impedenza acustica dei liquidi labirintici e pertanto non vi è alcuna resistenza al passaggio del suono a livello della membrana della finestra rotonda, dove invece l’impedenza dei liquidi nel labirinto e dell’aria nell’orecchio medio sono molto diversi.
Sintomi legati alla pressione.
I sintomi dovuti all’apertura della terza finestra, può causare nel labirinto anche dei movimenti anomali dei liquidi dell’orecchio interno. Questi pazienti possono soffrire di vertigini quando tossiscono o sollevano oggetti pesanti, perché l’aumento della pressione in testa (Valsalva) spinge i fluidi attraverso la deiscenza e sposta le cellule ,dell’ organo dell’equilibrio, che sono molto piccole. I pazienti possono anche soffrire di vertigini quando varia la pressione nell’orecchio medio o nel condotto uditivo esterno .
Fig. 8 Deiscenza del Canale Superiore con i sintomi Indotti dalla Manovra di Valsalva View Standard Version Visualizza la versione standard Una deiscenza all’apice del canale superiore, può rendere vulnerabile il labirinto agli spostamenti dei liquidi ,dovuto a variazioni della pressione intracranica. La manovra di Valsalva causerà una inibizione tonica del tono dell’ampolla superiore. Una manovra di Valsalva causerà una eccitazione momentanea, per l’uscita dei liquidi dal canale superiore. Poiché gli stimoli eccitatori dell’ampolla sono ben più consistenti degli stimoli inibitori ,i pazienti sono in genere più sensibili dopo la manovra di Valsalva che durante il Valsalva.
Quant’è rara la deiscenza del canale superiore?
Attualmente non è chiaro quale percentuale di persone con una deiscenza diventa sintomatica. Presso la clinica di Wilmington, dal mese di aprile 2000 sono stati identificati quasi 45 casi sintomatici. La pratica è limitata esclusivamente ai pazienti con problemi di udito e di equilibrio. Teixido M. ha trovato che 1 su 200 pazienti ,con nuovi disturbi dell’orecchio, sono in ultima analisi, attribuiti ad una deiscenza funzionale del canale superiore.
Come viene fatta la diagnosi?
Per identificare questi pazienti si richiede un alto indice di consapevolezza dei segni clinici, che presentano, i sintomi e la storia tipica associata a Deiscenza del Canale Semicircolare Superiore. La diagnosi può essere confermata con la TAC dell’orecchio interno ad alta risoluzione. Questa scansione deve essere appositamente formattato per la visualizzazione del canale superiore utilizzando proiezioni parallele, perpendicolari ed in alcuni casi anche proiezioni radiali. Ulteriori prove a conferma della presenza di una deiscenza viene da un test clinico chiamato potenziale evocato vestibolare miogenico(VEMP’s). Questo è un test che misura i cambiamenti nella capacità del suono di penetrare nell’orecchio interno, cambiamenti che sono associati alla presenza di una apertura anomala in più. Questo test può essere fatto in diversi modi quindi è difficile confrontare i risultati da un centro rispetto ad un altro .
Come viene trattata la Deiscenza del Canale Semicircolare Superiore?
Fortunatamente, la maggior parte dei pazienti hanno sintomi sufficiente lievi da non richiedono alcuna forma di trattamento. Un trattamento ,della deiscenza del canale superiore, per i pazienti che hanno intolleranza al suono è quello di utilizzare protettori auricolari(tappi)in particolari ambienti o evitare i suoni particolarmente intensi. La maggior parte dei pazienti sono rassicurati dalla conoscenza della loro malattia. Sapere che cosa determina i sintomi, tende a migliorare la tolleranza al sintomo stesso, perché preoccuparsi in continuazione, quando i sintomi non sono causati da un problema pericoloso . Inoltre, una diagnosi accurata può proteggere il paziente da trattamenti inutili o potenzialmente dannosi utilizzati per vedere se i sintomi migliorano. I pazienti che hanno costantemente emicrania traggono beneficio dal trattamento dell’emicrania in quanto la intensità dei loro sintomi e la tolleranza sembrano migliorare una volta che l’emicrania è trattata. E ‘possibile che, avendo l’emicrania, aumenti le probabilità che i sintomi da deiscenza diventino fastidiosi, in quanto l’emicrania provoca sensibilità a qualsiasi stimolo sensoriale. Nella casistica di Teixido M. un insolito numero di pazienti che ha avuto emicrania sono stati trattati proncipalmente con la terapia dell’emicrania.

Chirurgia per la Deiscenza del Canale Semicircolare Superiore
Sebbene sia disponibile il trattamento chirurgico per la deiscenza del canale superiore, il trattamento chirurgico può essere considerato ancora in una fase di evoluzione ,poiché questa patologia è stata riportata la prima volta solo nel 1998. La comunità chirurgica sta ancora cercando il metodo più affidabile e sicuro per la riparazione di deiscenza del canale superiore. Questa è la ragione che la chirurgia viene proposta solo ai pazienti più gravemente colpiti. L’approccio chirurgico tradizionale prevede una craniotomia della fossa media , il che significa togliere l’osso del lobo temporale al di sopra dell’orecchio e poi fresare l’osso temporale per trovare la deiscenza che è quindi teoricamente coperta con ossa o tessuti molli. L’intervento consiste in un tamponamento del canale superiore, che può risolvere i sintomi. Questo approccio è stato utilizzato con successo e in modo sicuro da chirurghi esperti ,ma non è così facile come sembra e dovrebbe essere eseguito con una certa cautela dai chirurghi inesperti.
Gli esperimenti sono stati fatti con occlusione transmastoidea del canale superiore, sia prossimalmente che distalmente alla deiscenza. Questo evita la necessità di una craniotomia e viene eseguita , in modo sicuro, nella clinica del dott. Teixido M. già dal 2001. Più recentemente, si è curato con successo la deiscenza del canale superiore utilizzando un approccio transmastoideo con microcraniotomia . Ciò comporta una mastoidectomia con un’incisione dietro l’orecchio e poi una piccola apertura sotto il lobo temporale, proprio dietro il canale superiore. E attraverso questa apertura, di 3 millimetri x 5 millimetri , che il canale può essere trattato con tutti i vantaggi delle craniotomia più allargate. Anche se l’esperienza chirurgica è recente con questo nuovo approccio, sembra essere molto ben tollerata e può essere eseguita come in un paziente ambulatoriale. Questo è un vantaggio notevole rispetto alla craniotomia della fossa media , che richiede una procedura più lunga, comporta dei rischi neurochirurgiche più diretti e richiede una degenza in ospedale più lunga, compresa l’osservazione in terapia intensiva post-chirurgica. Teixido M. ha usato con successo approci transmastoidei per il trattamento di pazienti sintomatici a partire dal 2001.

Fig.10 Tamponamento del Canale Superiore nella Fossa Media
Una craniotomia viene eseguita al di sopra dell’orecchio. Il lobo temporale viene sollevato e identificata l’apertura(deiscenza ) del canale, ricostruzione e/o occlusione con vari materiali come tessuti molli, osso, colla di tessuto o cemento chirurgico.Gli esperimenti sono stati fatti con occlusione transmastoidea del canale superiore, sia prossimalmente che distalmente alla deiscenza. Questo evita la necessità di una craniotomia e viene eseguita , in modo sicuro, nella clinica del dott. Teixido M. già dal 2001. Più recentemente, si è curato con successo la deiscenza del canale superiore utilizzando un approccio transmastoideo con microcraniotomia . Ciò comporta una mastoidectomia con un’incisione dietro l’orecchio e poi una piccola apertura sotto il lobo temporale, proprio dietro il canale superiore. E attraverso questa apertura, di 3 millimetri x 5 millimetri , che il canale può essere trattato con tutti i vantaggi delle craniotomia più allargate. Anche se l’esperienza chirurgica è recente con questo nuovo approccio, sembra essere molto ben tollerata e può essere eseguita come in un paziente ambulatoriale. Questo è un vantaggio notevole rispetto alla craniotomia della fossa media , che richiede una procedura più lunga, comporta dei rischi neurochirurgiche più diretti e richiede una degenza in ospedale più lunga, compresa l’osservazione in terapia intensiva post-chirurgica. Teixido M. ha usato con successo approci transmastoidei per il trattamento di pazienti sintomatici a partire dal 2001.

Fig. 11 Tamponamento Transmastoideo del canale semicircolare superiore
Questo approccio utilizza un approccio standard della mastoide con un’incisione dietro l’orecchio. Il canale superiore è identificato e collegato con cera o dei tessuti molli per isolare la deiscenza. La riparazione Microcraniotomia Transmastoidea è una variante di questo approccio che fa una piccola apertura nella cavità cranica dietro il canale superiore per consentire di inserire tessuto od osso nella deiscenza dal basso.
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Fig.12 Microcraniotomia Transmastoidea con Riparazione della Deiscenza del canale superiore:
Dopo un mastodectomia tradizionale viene asportata una piccola zona della dura posteriormente alla deiscenza del canale superiore che viene esposto
Fig.13 Microcraniotomia Transmastoidea con Riparazione della Deiscenza del Canale Superiore:
del pericondrio viene collocato, attraverso una piccola craniotomia, piegandolo sulla punta di un anello elevatore (in alto). Il lobo temporale sovrastante e la dura tengono ere la protesi in posizione (in basso). Questo semplice riparazione ha tutti i vantaggi di una craniotomia tradizionale della fossa media , ma con meno rischi per il lobo temporale sovrastante.
II APPROFONDIMENTO: Deiscenza Del Canale Semicircolare Superiore

Figura d-1.
Anatomia dell’orecchio medio ed interno. La deiscenza del canale semicircolare superiore (DCSS )determinata da mancanza di osso del canale(superiore), determina una deiscenza della membrana. . Questo rende l’orecchio più sensibile alla pressione ed al rumore.
Introduzione
Nel 1998 Lloyd B. Minor descrisse un’entità clinica caratterizzata dalla presenza di un’alterazione strutturale del canale semicircolare superiore (CSS) responsabile di un’ampia varietà di segni e sintomi vestibolari in concomitanza di stimolazioni sonore intense (fenomeno di Tullio) o di stimolazioni pressorie non sonore a carico dell’orecchio medio o della cavità cranica (fenomeno di Hennebert).
Ci sono diverse situazioni in cui le membrane dell’orecchio interno possono non essere coperte da tessuto osseo. Tali condizioni sono generalmente riconosciuti perché la pressione dell’orecchio interno cambia con i cambiamenti della pressione toracica, i cambiamenti nella pressione intratoracica o rumori forti possono provocare vertigini con presenza nistagmo. Anche se simile ad un fistola perilinfatica, queste condizioni sono in genere meno fastidiosa delle fistole della finestra ovale o rotonda, forse perché il fluido non è generalmente in diretta comunicazione con una cavità piena d’aria, ma è presente una membrana che mantiene separati i liquidi dall’aria. La deiscenza è una condizione molto rara rispetto alla maggior parte delle altre cause responsabili di vertigini e perdita di udito.

Figura d -2.
Sottile taglio coronale con TC che mostra una deiscenza del canale superiore canale (SCD). Questo paziente è stata riportata in dettaglio da (Ostrowski, Hain e Wiet, 1997)
L’alterazione strutturale del CSS è rappresentata da una, più o meno estesa, deiscenza della corticale ossea dell’eminenza arcuata del canale semicircolare superiore (DCSS), che è documentabile attraverso
Uno studio radiologico TAC mirato. La DCSS costituisce una cosiddetta “terza finestra mobile”, per la quale, tutte le stimolazioni meccaniche (sonore e/o pressorie di altro genere) in grado di attivare la coclea, inducono flussi endolinfatici, anche, all’interno del CSS, generando l’insorgenza di sintomi vertiginosi. Nonostante siano passati solo pochi anni dall’iniziale definizione della DCSS (deiscenza del canale semicircolare superiore), l’analisi della letteratura specifica permette oggi di delinearne molteplici modalità di espressione clinica e semeiologica. Ad esempio, sono ampiamente descritti casi di DCSS in cui alla vertigine è associato un corteo sintomatologico di tipo cocleare; quest’ultimo, in qualche circostanza, può rappresentare addirittura la manifestazione prevalente se non esclusiva
Gli studi di tipo epidemiologico e radiologico e la focalizzazione degli aspetti semiologico diagnostici, emersa dall’analisi di casistiche rappresentative, inducono a considerare la DCSS come un quadro meritevole di autonoma classificazione nosologica, non solo in termini concettuali, ma anche speculativi, per la possibilità di Interpretare elementi tuttora non chiari di malattie otologiche non ben conosciute. La DCSS appare la manifestazione attualmente più conosciuta di un fenomeno più complesso che può interessare altri compartimenti della capsula labirintica e rivelarsi con una analoga espressione clinico-semeiologica.
EPIDEMIOLOGIA
Stati Uniti
La reale incidenza delle persone con SCDS sintomatica è attualmente sconosciuto. Uno studio delle ossa di 1000 esso temporale ha rivelato che un Deicenza dell’osso sovrapposto a canale superiore era presente in 0,5% circa degli esemplari di osso temporale. In un ulteriore 1.4% degli esemplari, l’osso è stato notevolmente sottile (≤ 0,1 mm) rispetto all’osso normale.
Razze :per la SCDS non ci sono differenze razziali.
Sesso: la SCDS sembra colpisca ugualmente di maschi e femmine.
Età: Nel: 2000, Minor ha riferito che, nella sua originale serie di 17 pazienti, l’età media in cui si è pervenuti alla diagnosi era di 40 anni (intervallo, 27-70 a).
IPOTESI EZIOPATOGENETICA
Un’eziopatogenesi della deiscenza (o assottigliamento) del profilo osseo del CSS rappresenta ancora un punto oscuro: studi anatomopatologici condotti su circa mille ossa temporali hanno riscontrato un difetto del canale nello 0.50/o dei casi ed una significativa diminuzione di spessore osseo nell’1,4%, mentre indagini radiologiche retrospettive hanno, da un lato evidenziato la frequente bilateralità del difetto, dall’altro accertato che lo spessore osseo che separa il CSS dal pavimento della fossa cranica media nei pazienti affetti da deiscenza monolaterale, risulta nel lato sano nettamente inferiore a quello misurato nei soggetti del gruppo di controllo: il rilievo sembra confermare l’ipotesi di un’alterazione di base dello sviluppo osseo
La frequente bilateralità del quadro suggerisce l’ipotesi di alterazioni che avvengono durante lo sviluppo osseo postatale e che si manifestano clinicamente soltanto in età adulta in caso di un secondo insulto (ad esempio un trauma).
Il caso di due fratelli affetti dalle stesse anomalie (deiscenza o assottigliamento) a carico dei CSS in entrambi i lati, pubblicato da Brantberg et al., e quello di due fratelli presentanti una deiscenza bilateralmente, descritto da Mikulec et al., accrescono la probabilità di una predisposizione genetica allo sviluppo di disordini vestibolari
Quali sono le condizioni somigliano SSCD?Molti pazienti con SCDS spesso sono stati trattati per una serie di condizioni otologiche prima che la diagnosi corretta è fatta da uno specialista.
La SCDS può assomigliare queste condizioni più comuni:
Otosclerosi
Disfunzione tuba di Eustachio
Tuba di Eustachio beante
BPPV (parossistica posizionale benigna Vertigo)
Malattia di Meniere
Neuronite vestibolare / nevrite
Labirintite
ASPETTI CLINICO SEMEIOLOGICI
La DCSS si estrinseca clinicamente in una sorta di’ ipersensibilità ,da sistema aperto, del comparto cocleo-vestibolare, indotta da una condizione di ridotta impedenza, per la presenza di una terza finestra mobile. È possibile, pertanto, configurare tre diverse condizioni cliniche:
1. presenza di soli sintomi di tipo vestibolare;
2. presenza di soli sintomi di tipo cocleare;
3. presenza di sintomi cocleari e vestibolari.
L’ “ipersensibilità” vestibolare giustifica la maggior parte dei sintomi vestibolari, quali il fenomeno di Tullio, la vertigine posizionale e la ‘vertigine barogenica’ Quest’ultima, più caratteristica, comprende sintomi vertiginosi e/o oscillopsia indotti da manovre di vario tipo (manovra di Valsalva, sforzi fisici intensi, tosse, compressione cervicale, ecc.) in grado di incrementare la pressione endotimpanica o la pressione intracranica. È comprensibile come anche una stimolazione meccanica laminare esercitata sui recettori vestibolari possa generare uno stato di disequilibrio cronico, che, rilevato nel 76°/o dei casi, è il più frequente motivo di ricorso ad un consulto medico da parte dei pazienti. Tra i sintomi “cronici”, è stato segnalato da Streubel un caso di oscillopsia pulsante spontanea sincrona con il battito cardiaco.
L’“ipersensibilità” cocleare comporta una sintomatologia molto ampia che comprende disturbi caratteristici quali iperacusia, autofonia e percezione di rumori endogeni (movimenti articolari, oculari, della pulsazione cardiaca, ecc.) ed altri del tutto aspecifici come ipoacusia, paracusia, fullness ed acufeni, pulsanti e non.
Per entrambi i versanti, non si può inoltre escludere la presenza di alterazioni anatomiche recettoriali secondarie all’iperstimolazione meccanica: pur essendo stati chiariti, almeno in parte, i presupposti fisiopatologici delle alterazioni uditive presenti con relativa frequenza nel paziente affetto da DCSS (vedi oltre). Si deve, infatti, considerare anche la possibilità di un deterioramento neurosensoriale reale imputabile al rumore ambientale; analoghe considerazioni possono essere avanzate riguardo al comparto vestibolare, in cui l’iperstimolazione meccanica potrebbe giustificare, ad esempio, una maggior ricorrenza del fenomeno labirintolitiasico (considerazioni personali).
Il polimorfismo sintomatologico potrebbe, in via teorica, altresì dipendere dall’entità del difetto e dal grado di compromissione funzionale del canale semicircolare membranoso. In caso di una DCSS ampia (> di 6 mm) potrebbe, infatti, realizzarsi l’esclusione funzionale del canale membranoso per schiacciamento ad opera della dura madre sovrastante (“plugging” spontaneo) e la possibile assenza di sintomi della sfera vestibolare. Anche lo spessore ed il grado di rigidità strutturale della dura madre potrebbero giocare un ruolo rilevante nella diversa espressione sintomatologica della DCSS.
Attualmente, non si dispone di dati che consentano di tracciare la storia naturale. del quadro patologico, ma, è molto probabile che il paziente affetto da DCSS non trattata possa segnalare nel tempo una evoluzione clinica quantitativa e/o qualitativa anche in funzione di eventi esterni.
L’orientamento diagnostico verso una DCSS non è supportato, come si è visto, da una sintomatologia caratteristica.
Una trattazione esauriente di tutti gli aspetti che concorrono alla diagnosi non può necessariamente prescindere dalla descrizione di elementi semeiologici che in buona parte appaiono attualmente di interesse più speculativo che pratico. I segni vestibolari possono essere sia spontanei che indotti da manovre semeiologiche.
Per quanto concerne i segni vestibolari spontanei, è stata descritta la presenza di un nistagmo spontaneo a bassa velocità oculare di tipo torsionale, che si intensifica con l’iperventilazione. Più interessante per le implicazioni di tipo diagnostico è, invece, l’osservazione di un nistagmo torsionale (antiorario) e verticale (down-beat) sincrono con il polso associato ad oscillopsia.
La rilevazione di segni vestibolari indotti è frequente, ma non costante; sono state descritte almeno sette condizioni in cui è possibile osservare, con opportuni accorgimenti, l’attivazione del riflesso vestibolo-oculomotore per stimolazione del recettore ampollare del CSS:
a. stimolazione acustica con toni puri particolarmente intensi (Fenomeno di Tullio);
b. variazione della pressione nell’orecchio media (test della fistola);
c. variazione di pressione intracranica;
d. manovre di posizionamento;
e. scuotimento cefalico;
f. iperventilazione;
g. test vibratorio mastoideo.
La manovra di Valsalva è in grado di suscitare una risposta nistagmica bifasica compatibile con una stimolazione ampollare del CCS; lo stesso Minor fa osservare.
Note:
Per una corretta interpretazione del tipo dì risposta oculomotoria evocabile, è opportuno ricordare che l’attivazione eccitatoria del CSS induce un nistagmo verticale-rotatorio diretto verso il basso down-beat, in senso antiorario per il canale destro ed orario per il canale sinistro, Il verso dì rotazione si identifica considerando il piano frontale del soggetto in esame: una rotazione antioraria, ad esempio, implica lo spostamento del polo superiore del bulbo oculare destro lontano dal naso del soggetto in esame – verso la sua destra – e, ovviamente, lo spostamento del polo superiore del bulbo oculare sinistro verso il naso, Questo tipo di risposta è ovviamente diretta in senso inverso in casa di inibizione del recettore ampollare (nistagmo up-beating e rotatorio orario ad antiorario per un’inibizione del CSS destro o sinistro rispettivamente).
Come sia possibile osservare un opposto pattern semeiologico a seconda che la manovra venga effettuata con le narici chiuse (aumento della pressione nell’orecchio medio) o a glottide chiusa (aumento della pressione intracerebrale). Nel primo caso (Valsalva “Nasale”), infatti, si prevede una risposta nistagmica con iniziale fase eccitatoria (flusso endolinfatico ampullifugo), mentre nel secondo caso (Valsalva Glottico”) la fase iniziale è descritta come di tipo inibitorio (flusso endolinfatico ampullipeto)
Una risposta nistagmica monofasica esclusivamente di tipo eccitatorio è stata per contro più volte segnalata in corso di stimolazione acustica ad alta intensità (fenomeno di Tullio), soprattutto utilizzando toni puri a bassa frequenza (450-500 Hz) dell’ordine dei 100 dB HL
Anche la compressione cervicale, alcune manovre di posizionamento e lo stazionamento con il capo in posizione declive (posizione di Rose) possono evocare un pattern oculomotorio con caratteristiche simili a quelle descritte in precedenza e di tipo monofasico (eccitatorio od inibitorio) con risposte non sempre riconducibili a comportamenti del tutto caratteristici.
Merita di essere brevemente ricordata la recentissima introduzione del test vibratorio mastoideo nella batteria semeiologica strumentale: in pazienti affetti da DCSS, un distinto nistagmo verticale e/o rotatorio può essere evocato da uno stimolo vibratorio di 100 Hz. applicato sia alle mastoidi che al vertice, Il test vibratorio, quindi, potrebbe risultare molto utile per indirizzare il processo diagnostico verso un sospetto di DCSS.
Per quanto concerne il metodo di rilevazione del pattern oculomotorio, peraltro particolarmente fine e ridotto in ampiezza, è stato consigliato l’occhiale di Frenzel in considerazione della facile inibizione per opera della fissazione oculare. L’idonea quantificazione delle diverse componenti oculomotorie non può comunque prescindere dall’analisi vettoriale condotta con le metodiche di rilevazione strumentale non convenzionali.
Da un punto di visto teorico, comunque, ci interessa ricordare che l’effettuazione di una manovra di Valsalva ”nasale” protratta potrebbe determinare anche un aumento di pressione intracerebrale tale da controbilanciare , nel css., il trasferimento di energia ,meccanica indotta dall’aumento di pressione dell’orecchio medio.
Un esame TC ad alta risoluzione (HRCT) effettuato secondo le direttive specialistiche più recenti risulta quindi un metodo di indagine altamente specifico e sensibile.
Lo studio radiologico può inoltre evidenziare altre differenti condizioni patologiche in grado di giustificare un deficit uditivo trasmissivo intralabirintico e/o un’alterazione di soglia dei VEMPs. Ad esempio una deiscenza del canale semicircolare posteriore ,una deiscenza del giro basale della coclea od un’abnorme dilatazione dell’acquedotto del vestibolo o la presenza di alterazioni responsabili del fenomeno di Tullio o di Hennebert (colesteatoma complicato, otosifilide, fistola perilinfatica iatrogena).
Tuttavia la diagnosi radiologica di un difetto osseo a livello del css è una condizione necessaria, ma non sufficiente per etichettare un paziente come affetto dalla sindrome descritta da Minor.
È necessario, infatti, che il dato radiologico si inserisca in un contesto clinico comprensivo di sintomi, segni e dati strumentali dotati di maggiore specificità e sensibilità (in modo particolare i VEMPs).
Il contributo della TC non si esaurisce nella fase diagnostica della deiscenza del CSS, bensì può essere di ausilio nel valutare il risultato di un’eventuale correzione chirurgica del difetto, specie in caso di “resurfacing” del canale osseo.
In base a quanto finora emerso dalla letteratura, il sospetto diagnostico di DCSS, in cui è indicato un iter diagnostico completo (AUDIO—VEMPS—TC), è giustificato nelle seguenti condizioni clinico—semeiologiche:
– anamnesi positiva per vertigine ‘barogenica’
– instabilità posturale di lunga durata
– labintolitiasi atipica ricorrente
– acufene pulsante
– alterazioni di soglia audiometrica per via aerea e/o per via ossea, con obiettività timpanica normale presenza dei riflessi stapediali
– insuccesso Funzionale ‘inspiegabile’ dopo intervento di stapedoplastica
– pattern nistagmico indotto da vibrazione mastoidea (VIN) atipico (rotatorio e/o verticale]
Ci sono diversi tipi di deiscenza:
1)Deiscenza del Canale Semicircolare Superiore: Caso 1:
Nella sindrome ” deiscenza del canale semicircolare superiore” (Minor et al, 1998; Minor 2000),manca il tetto del canale semicircolare superiore . Si può trovare ,in alcuni individui con SCD (Minor et al, 2003), vedi caso, ad esempio Caso 1: una ipoacusia trasmissiva simile a quella dell’ otosclerosi. La SCD può causare anche il miglioramento nella conduzione ossea. SCD possono essere distinti da otosclerosi con una TAC dell’ osso temporale o un esame VEMP’s, generalmente i VEMP’s sono assenti nell’ otosclerosi.
Circa nel 2% delle autopsie si trovano assottigliamento delle ossa, si pensa che questi soggetti siano predisposti a questa sindrome (Carey et al, 2000; Hirvonen et al. 2003). I movimenti degli occhi in questa sindrome si allineano con il canale superiore (Ostrowski, e Wiet Hain, 1997; Cremer et al, 2000). la deiscenza può essere causato da altri processi che consumano l’osso, come ad esempio, le malformazioni vascolari (Brantberg et al, 2004).
I movimenti oculari in questa sindrome si allineano con il canale superiore (Ostrowski, Hain e Wiet, 1997; Cremer et al, 2000). Una deiscenza simile può essere causato da altri processi che portano via l’osso, come malformazioni vascolari (Brantberg et al, 2004). Come persone di età, la frequenza dei raggi X risultati di aumenti di SCD (Nadgir et al, 2011). Ciò suggerisce che SCD è almeno in parte una condizione acquisita, e inoltre che dovrebbe peggiorare con l’età.
Esempio pratico : un pilota di una linea commerciale è lamentato del fatto che al momento dello sbarco, il mondo aveva una inclinazione laterale di 15 gradi. Una scansione TC del temporale ha mostrato una deiscenza. Egli ha indicato che ha sempre avuto in funzione il suo co-pilota del piano terra.
2)Deiscenza della mastoide – deiscenza del canale semicircolare laterale
Le fistole possono anche verificarsi ,come complicanza tardiva della chirurgia della mastoide utilizzando la tecnica di eliminare il muro della loggetta. In questo caso, la fistola di solito è causata da infezioni ripetute sulla mastoidite aperta. (Hakuba et al, 2002).
La deiscenza è anche il risultato di un intervento chirurgico che viene chiamato “fenestrazione” (precedentemente utilizzata per l’otosclerosi, questa procedura non è più usata). In questa operazione, vi è un’apertura tra il canale semicircolare laterale e una cavità creata artificialmente nella zona sinusale della mastoidite. Negli animali, la defenestrazione crea sensibilità alla pressione .(Hirvonen et al. 2001), e questo è molto simile ai casi dei pazienti che hanno avuto questo obsoleta chirurgia.
Esempio pratico: una donna 80 anni è venuto per avere pulita la sua mastoide. Quando gli abbiamo chiesto, ha detto che già dal 1940 dopo l’intervento di fenestrazione, aveva avuta una forte vertigine dopo un rumore intenso. Commento: siccome questo intervento chirurgico non viene più fatto, la maggior parte delle persone hanno all’in circa 80 anni. Nei casi di se fenestrazione ,il nistagmo indotto da sforzo è quasi sempre orizzontale.
Materiale supplementare sul sito di DVD : Film del nistagmo provocato da Valsalva in persona con fenestrazione Hain MD
3)Deiscenza del canale semicircolare posteriore. Fig. d-3
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La deiscenza del canale semicircolare posteriore (PCD) è raramente segnalato rispetto alla decenza del canale semicircolare superiore, ma comunque un numero limitato di casi sono stati identificati (Di Lella et al, 2007). PCD è stata riportata in associazione con un furbo giugulare alto (Mickulec e Poe, 2006). PCD è identificato utilizzando CT scan ad alta risoluzione, sia con tagli assiali, che con tagli nel piano del PC.
Abbiamo incontrato un caso simile caso 2 in cui vi era sia SCD e PCD sullo stesso lato, associata con intolleranza all’esercizio, iperacusia conduttivo e un c-VEMP’s allargato. In questo caso, il radiologo ha suggerito che il PCD è dovuto ad un “granulazione aracnoide aggressiva”. Si potrebbe invece pensare che questa sovrapposizione altamente improbabile di deiscenze in due canali differenti sia dovuta ad un malformazioni congenite dell’orecchio interno.
4)Colesteatoma
Negli anni passati, una condizione chiamata “colesteatoma” è stata anche una causa comune di questo problema, ma questa condizione ora si incontra solo raramente a causa dei miglioramenti in seguito a trattamento antibiotico.
5)Altre deiscenze
È possibile che di tanto in tanto ci siano piccole fessure nel tessuto osseo tra l’orecchio medio ed interno. Essi sono chiamate qualche volta “fistole”, anche se sembra improbabile che in questa situazione ci sia una comunicazione tra le membrane dell’orecchio interno e l’orecchio medio. La loro importanza è controversa..
Un caso di una fistola (aria nel labirinto) è stata riportata dopo un impianto cocleare HiFocus II .In questo caso, le vertigini sono comparse dopo che il paziente ha soffiato il naso. È stato suggerito che il tessuto connettivo ,tra l’elettrodo ed il posizionatore, si estende nella cavità timpanica e che questo tipo di impianto predispone a questo tipo di fistola (Hempel et al, 2004). Fistole sono stati riportati anche in altri casi di impianto cocleare (Kusuma et al, 2005)
Un caso di deiscenza di una carotide-cocleare è stato riferito da Lund e Palacios (2011). Ovviamente, questo tipo di deiscenza è associato con tinnitus pulsante .
I sintomi della sindrome da deiscenza
Vertigini:
Di solito c’è un’instabilità che aumenta con l’attività e che si riduce con il riposo. Nell’esperienza di alcune persone si hanno acufeni o senso di ovattamento auricolare, e molti notano una perdita uditiva.
Alcune persone affette da fistole scoprono che i loro sintomi peggiorano con tosse, starnuti, o soffiando il naso, come pure con la fatica e l’attività. Questo tipo di sintomo va sotto il nome di “capogiro indotto dalla manovra di Valsalva “, e può anche essere associata ad altre condizioni mediche di categorie diverse del tutto – per esempio, la malformazione di Chiari, è una condizione cardiaca chiamata “IHSS”. Oddly in un recente rapporto suggerisce che la sindrome di CHIARI è più comune nella SDC(Kuhn e Clenny,2010)rispetto alla popolazione normale.
Materiale supplementare sul sito di DVD : Film del nistagmo provocato da Valsalva in persona con deiscenza del canale superiore (51 meg) Hain MD
Sensibilità alla pressione:
Le variazioni della pressione atmosferica che si verificano nell’orecchio medio (per esempio, quando le orecchie si aprono e chiudono in un volo aereo) di norma non pregiudicano l’orecchio interno. Quando invece è presente una fistola, i cambiamenti di pressione dell’orecchio medio, influenzeranno direttamente l’orecchio interno, stimolando l’equilibrio e / o l’organo dell’udito, causando i sintomi tipici. Ci sono una serie di altre condizioni che possono causare sensibilità alle variazioni di pressione quale la malattia di Ménière e la fibrosi vestibolare.
Materiale supplementare sul sito DVD : film di nistagmo provocato da Valsalva di persona con deiscenza del canale superiore (51 mega) MD hAIN
supplementare sul sito DVD :
- Filmato del nistagmo provocato dalla pressione
- Movie2 di nistagmo provocato dalla pressione di persona con R SCD (per gentile concessione del Dr. Dario Yacovino ).
Sensibilità al suono
Nei pazienti con licenza del canale semicircolare superiore o con fenestrazione, non è raro notare che l’uso della propria voce o di uno strumento musicale provoca vertigini (questa sensibilità ai suoni viene chiamata “fenomeno di Tullio “).
Materiale supplementare sul sito DVD : film di nistagmo provocato dal suono . Per altri esempi vedere la pagina su di Tullio
nei sintomi da deiscenza ,non viene riportata ,perdita della funzionalità uditiva.
Ci sono anche i pazienti che riferiscono di sentire la propria voce più forte rispetto al normale. “. Si tratta di una forma di ” autofonia “ Comunemente l’autofonia è causata da una tromba di Eustachio beante, che è tutto un altro argomento. Nel malfunzionamento della tromba di Eustachio la voce è ” rimbombante”, come in un barile. Ciò è dovuto ad una cavità di risonanza dell’orecchio medio più grande.
Altri sintomi uditivi Alcune persone hanno una sensazione di scampanellio o senso di pienezza nell orecchio, e molti notano i una perdita uditiva. Secondo Yuen et al (2009), l’85% delle persone con SCD hanno sintomi uditivi compreso l’autofonia (40%), iperacusia ai suoni prodotti dal proprio corpo (65%), perdita di udito (40%), pressione sonora (45%), e acufeni (35%). Ciò che manca in questa relazione è un confronto tra un gruppo di controllo – la nostra esperienza con SCD non combacia con le osservazioni dii Yuen. Pensiamo che il sintomo principale di presentazione della SCD è o la sensibilità al suono od alla pressione Non troviamo che questi altri sintomi o segni siano generalmente fastidiosi.
Importante: alcuni pazienti non presentano sintomi ma la SSCD è scoperta accidentalmente pazienti che hanno esami radiografici con scansioni tac della SSCD ad alta risoluzione, ma non i sintomi specifici che sono riferibili all’orecchio specifico non sono candidati per la chirurgia. la chirurgia per la riparazione scd in un paziente con nessun sintomo non è indicata e puo’ causare ulteriori problemi come vertigini e perdita dell’udito.
Attività comuni che possono provocare vertigini e oscillopsia nella SCDS (Con il termine di “OSCILLOPSIA” si intende quella fastidiosa illusione di movimento dell’ambiente circostante ( in pratica si vede una immagine traballante) dovuta ad una alterazione del funzionamento del vestibolo: ciò non consente il mantenimento della visione stabile durante i movimenti della testa o del corpo sia che siano volontari o no come nella deambulazione, nella corsa, in auto e così via):
a) sollevamento di carichi pesanti
b) sforzi
c) parto
d) attività sessuale
e) corsa
f) esposizione a suoni a bassa frequenza
g) esposizione ai suoni intensi
Minor e colleghi hanno riferito che il 23% dei pazienti ha riferito di un “secondo evento” – un forte rumore, sollevamento di un oggetto pesante, o l’aver avuto un trauma cranico, che ha attivato i primi sintomi di vertigini a causa di SCDS.
Watters e colleghi ha riferito che 48% dei pazienti che hanno subito la correzione chirurgica (implica che questi erano pazienti con sintomi gravi) ha avuto un “secondo evento” che ha scatenato le loro vertigini.
A differenza della vertigine posizionale benigna, che presenta una vertigine rotatoria nel piano orizzontale, i pazienti con SCDS spesso descriveranno una sensazione di oscillopsia o che gli occhi “che saltano su e giù” o vertigini “sul piano verticale”. L’orizzonte si sposterà su e giù durante l’episodio.
Tuttavia, c’è una grande variabilità di come i pazienti con SCDS si presentano al loro Otorinolaringoiatra o otologo.
Ancora una volta, alcuni pazienti non hanno disturbi vestibolari o dell’equilibrio, presentando solo con ipoacusia trasmissiva . Spesso, abbiamo visto pazienti che sono stati esaminati chirurgicamente per possibili Otosclerosi, solo per scoprire che l’audiogramma preoperatorio non includeva i riflessi acustici o stapediali. In altri casi, il riflesso era presente, ma l’orecchio è stato esplorato per escludere un’altra patologia dell’orecchio medio. Un stapedotomia o stapedectomia non riesce a correggere l’ipoacusia trasmissiva
Come il medico riesce a riconoscere la presenza di una deiscenza?
La Deiscenza, essendo un difetto osseo, è quasi sempre diagnosticata usando una TAC ad alta risoluzione . Gli altri test, che non siano esami radiologici, possono fornire un indizio che la TAC è indicata.
La diagnosi di SCDS si basa sulla combinazione di test audiologici, vestibolari, dello studio dei VEMPs e sulla dimostrazione radiologica della deiscenza ossea della C DCSS . Le prove che possono essere utili in un ambulatorio medico (la prova di Valsalva è la migliore), sono le seguenti:
- Prova di Valsalva (la migliore, fatto in ambulatorio, vedi sotto)
- Prova di Tullio (eseguita in ambulatorio, non molto sensibile).
- Prova pneumatica della fistola(meglio se eseguita in ambulatorio, ma si può fare in laboratorio). questa prova è spesso inutile.
- La Timpanometria può fornire un indizio. Simile alla prova della fistola, quasi inutile.
- Compressione Cervicale
Gli esami di semeiologia strumentale che possono essere utili (i VEMP sono i più utili), sono i seguenti:
- Audiometria
- ECOG (non sempre necessario)
- ENG(non sempre necessario)
- TAC dell’osso temporale ad alta risoluzione (vedere sotto)
- Risonanza Magnetica (non sempre necessario)
- VEMP (potenziali vestibolari evocati miogenici)
Prova (Test) di Valsalva:Per quanto concerne i tests praticati in ambulatorio, il Valsalva è il migliore.
In SCD, una pressione positiva od a una manovra di Valsalva produce una nistagmo che batte verso il basso(downbeating), con una fase rapida torsionale consistente con la stimolazione dell’orecchio colpito (in senso antiorario per l’orecchio destro, in senso orario per l’orecchio sinistro) . la manovra di Valsalva è in grado di elicitare una risposta nistagmica bifasica compatibile con una stimolazione ampollare del CCS, ma Minor (1) fa osservare come sia possibile osservare un diverso (opposto) pattern semeiologico a seconda che la manovra venga effettuata con le narici chiuse (aumento della pressione nell’orecchio medio) o a glottide chiusa (aumento della pressione intracerebrale). Nel primo caso (Valsalva “Nasale”), infatti, si otterrebbe una risposta nistagmica con iniziale fase eccitatoria (flusso endolinfatico ampullifugo), mentre nel secondo caso (Valsalva “Glottico”) la fase iniziale sarebbe di tipo inibitorio (flusso ampullipeto). Da un punto di vista teorico, comunque, ci preme ricordare che l’effettuazione di una manovra di Valsalva “nasale” protratta potrebbe determinare anche un aumento di pressione intracerebrale tale da “controbilanciare” nel CSS il trasferimento di energia meccanica indotto dall’aumento di pressione dell’orecchio medio.
Vedere l’esempio qui di seguito. una pressione negativa od una manovra di Valsalva a glottide chiusa può produrre un nistagmo che batte verso l’alto(upbeating ) con la fase veloce del nistagmo in direzione opposta (in senso orario per orecchio destro, in senso antiorario per l’orecchio sinistro).
Praticamente, non riteniamo che questo test si possa fare senza utilizzare un ingrandimento – vale a dire un sistema di video-Frenzel con una buona messa a fuoco con cui si possa vedere il nistagmo torsionale. Un altro metodo è quello di utilizzare un microscopio clinico centrato sulla sclera. Quest’ultima tecnica è certamente meno utilizzata.
Per coloro che conoscono la BPPV, i rapporti tra il vettore verticale e la componente torsionale è invertita in modo che il nistagmo batte verso l’alto(upbeating)nell’orecchio “cattivo”, e verso il basso(downbeating), nell’orecchio “buono” . Generalmente, non tutti i nistagmi sono evocati da una sola manovra. Nelle persone con fistola del canale semicircolare laterale (che sono rare e di solito colpiscono le persone con colesteatoma o dopo un intervento chirurgico di fenestrazione), in questi casi si produce una nistagmo orizzontale (vedi esempio sotto). Nelle persone con fistola della finestra, in genere viene prodotto un nistagmo molto piccolo ,con la manovra di Valsalva, o da qualsiasi altra manovra.
nistagmo suscitato da Valsalva in persona con deiscenza del canale L Superior (51 meg)
nistagmo suscitato da Valsalva in persona con deiscenza del canale R Superior – figura 2b (2 mega)
Materiale supplementare sul sito di DVD : Film del nistagmo provocato da Valsalva in persona con fenestrazione
Caso clinico: Nell’uomo mostrato nelle figure d-3 e d-6, 10 secondi di sforzo ha prodotto un nistagmo torsionale molto potente (e molte crisi vertiginose).
Altre prove basate su gli esami clinici: La nostra attuale impressione è che la soglia di questi tests ,sia molto più bassa, rispetto al rendimento della manovra di Valsalva
Prova pneumatico (segno di Hennebert) della Fistola, La possibilità di evocare, con brusche variazioni pressorie, un caratteristico movimento degli occhi ed una transitoria perdita di equilibrio è considerata segno specifico di una fistola labirintica o di una rottura della finestra rotonda, richiede la registrazione di movimenti oculari molto fini , Questa variazione della pressione può essere ottenuta: a)effettuando una compressione giugulare bilaterale, responsabile di un aumento della pressione endocranica; b)effettuando delle manovre di Valsalva;c) imponendo delle variazioni pressorie nel condotto uditivo esterno In quest’ultimo caso si possono ottenere queste variazioni tramite compressione digitale del trago, oppure ogni condotto uditivo, viene pressurizzato, con un bulbo di gomma, collegato ad uno speculum di Siegel, oppure con l’aiuto di un impedenzometro. Con l’impedenzometro, si impone una variazione rapida di pressione nel condotto uditivo esterno di + 200 – – 400 mmH2 O con registrazione sotto videoscopia.. Alcuni otologi eseguono la prova con registrazione elettronistagmografica o utilizzando la piattaforma posturografica. La presenza di un test positivo è un buon motivo per effettuare un’esplorazione chirurgica. Nelle fistole delle finestre di solito, si produce un nistagmo molto piccolo, e un test di pressurizzazione potrà essere considerato positivo solo in presenza di un lieve nistagmo, i risultati Positivi includono oltre alla alla presenza di nistagmo , l’esordio di disturbi dell’equilibrio con sensazione di nausea o movimento. Nella deiscenza del canale superiore (SCD), si può evocare un forte nistagmo. mentre. Un test positivo è una buona ragione per giustificare un TAC dell’osso temporale. I tests della fistola sono poco utilizzati, perché sono difficili da fare e poco sensibili Fig.d-4
Se un paziente , lamenta vertigini, durante la Timpanometria , questo è un indizio che il paziente ha UN test positivo alla pressione. Un forte nistagmo (verticale e rotatorio ), può essere prodotto da una pressione esercitata nel condotto uditivo esterno. Tuttavia, non riteniamo che questo test sia molto sensibile. Lo scopo di questo test è quello di rilevare una fistola perilinfatica e patologie correlate, quali deiscenza del canale superiore .
Fig.d-4
Se viene trovata sensibilità alla pressione, Fig.d5 una di queste condizioni è altamente probabile. La pressione viene applicata a ciascun orecchio a turno, e movimenti oculari sono registrati. Fig d-6/7 .

Fig.d-5: Il test della Fistola può essere effettuata anche al letto del paziente come illustrato nella figura allegata. La pressione viene applicato all’orecchio attraverso uno dei dispositivi elencati 1- otoscopio di Brunnings, 2-Timpanometro, e il movimento degli occhi possono essere direttamente osservati o misurati con un dispositivo di video-Frenzel .
La semplice osservazione degli occhi del paziente, con attrezzature adeguate (come VOG fig d-6) può anche fornire la diagnosi, in quanto in alcuni casi, vi è un oscillazione sincrona con il polso (Rambold, 2001; Hain et al, 2008). spesso mostra una lieve riduzione della risposta sul lato della deiscenza. Un esame dei movimenti oculari viene eseguito con occhiali di Frenzel o con videooculoscopia. A seguito di una intensa stimolazione sonora compare un movimento in alto (upward) e torsionale verso il lato opposto a quello stimolato (fase lenta del Ny). Anche un nistagmo downbeating può essere visto nel test posizionale, che assomiglia a quella BPPV del canale anteriore. La maggior parte del tempo però, la VNG fig d-7, da sola non è diagnostica.

Fig. d-6
Un nistagmo forte (verticale e rotatorio) può essere prodotto dalla pressione nel condotto uditivo esterno. Tuttavia, non credo che questo sia molto sensibile.
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Compressione Cervicale: Anche la compressione cervicale, alcune manovre di posizionamento e lo stazionamento con il capo in posizione declive (posizione di Rose) possono evocare un pattern oculomotorio con caratteristiche simili a quelle descritte in precedenza e di tipo monofasico (eccitatorio od inibitorio). Tra queste manovre, merita sicuramente ricordare la segnalazione di Brantberg (8) relativa ad un caso d DCSS nel quale era possibile individuare una risposta oculomotoria di tipo monofasico eccitatorio parossistico di breve durata (5 sec.) nel passaggio da clino ed ortostatismo, che manteneva la medesima caratterizzazione qualitativa indipendentemente dal tipo di posizione assunta in clinostatismo (posizione supina o prona).
Test vibratorio Le vibrazioni possono occasionalmente produrre nistagmo sopra l’orecchio difettoso. Un esempio di questo fenomeno è mostrato sopra. Ancora una volta, la nostra impressione è che questo è insensibile.
Semplice osservazione occhi del paziente con attrezzatura appropriata (ad esempio maschera il video Frenzel) possono anche fornire la diagnosi, come in alcuni casi, vi è un impulso sincrono oscillazione (Rambold, 2001; Hain et al, 2008), vedere video sotto e caso 2. Questo segno non è insolito, ma richiede di solito o l’uso di un oftalmoscopio o video frensel occhiali per vederlo. La possibilità principale confondente è mioclono oculopalatale , che provoca una oscillazione simile ma non impulso sincrono.
Materiale supplementare sul sito di DVD: —- Pulse nistagmo sincrono in SCD
Materiale supplementare sul sito di DVD: —- nistagmo in sincrono Pulse R SCD – figura 2b

Fig.d-8a: ipoacusia trasmissiva in un paziente con una SCD sinistra. L’ampiezza dei VEMP’s è molto più ampia sul lato sinistro, che è quello dove vi è un gap tra via aerea e via ossea. In base a questo tracciato ,l’audiologo ha concluso che il paziente aveva ragione!

Fig.d-8b Iperacusia conduttiva in paziente con un SCD bilaterale . L’audiometrista può facilmente desumere che il paziente non possa sentire meglio di 0 dB e spesso non esamina il paziente in maniera accurata, in altre parole la soglia può essere migliore di 0 dB:
VEMP (potenziali vestibolari evocati miogenici)
I VEMP’s sono molto utili nelle sindromi deiscenza perché quantificare sensibilità ai suoni. Questi suoni evocati potenziali evocati vestibulocollici sono stati descritti come utile nella diagnosi di fenomeno di Tullio (sound vertigini indotto) da deiscenza del canale superiore (Brantberg et al, 1999; Watson et al, 2000). Il lato con il VEMP maggiore (figura 5 a sinistra) o soglia inferiore (figura 5 a destra) è il lato anormale.
Iter diagnostico strumentale basate sugli esami :
L’Audiometria che è generalmente eseguita nelle prove preliminari, allerta l’ audiologo che conosce la SCD , che può fare la diagnosi sul posto. Anche se sono state documentate varie tipologie di ipoacusia, recentemente l’interesse si e’ focalizzato soprattutto sulla presenza di un deficit uditivo di tipo trasmissivo(vedi fig. d—8.a/b, prevalente sulle frequenze medio-gravi. E’ interessante sottolineare che a determinare il gap trasmissivo possono concorrere più fattori: a) la sola riduzione di soglia di conduzione per via ossea con valori di soglia per via aerea nel range di normalità (iperacusia di conduzione); b) il solo innalzamento della soglia di conduzione per via aerea con valori di soglia per via ossea nel range di normalità (cosiddetto deficit di conduzione “intralabirintico”); c) entrambi i sopracitati fattori. Il deficit trasmissivo sui toni gravi si associa ad un quadro obiettivo normale. La sordità si crede sia dovuta alla terza finestra mobile delle Deicenza del canale semicircolare superiore, con conseguente innalzamento delle soglie di conduzione per via aerea e una riduzione delle soglie per conduzione ossea .Una chiave è la presenza di udito normale simmetrico, che consente di eliminare un processo di retrocochlear come causa di vertigini. Se vi è una simultanea ipoacusia neurosensoriale nel SCD, l’audiogramma potrebbe simulare il modello di ipoacusia trasmissiva del otosclerosi (Mikulec et al, 2004). Tuttavia, siccome i VEMP’s sono presenti nella SCD, ma assente nelle ipoacusie trasmissive, è facile distinguere queste due patologie.
Esame Audio-Impedenzometrico
L’effetto “terza finestra” può manifestarsi con una differenza di soglia audiometrica tra via aerea e via ossea (air-bone gap) in assenza di reperti patologici a carico dell’orecchio medio. Ne discende la necessità di una particolare riconsiderazione dell’esame audiometrico tonale liminare, che dovrà sempre contemplare la valutazione della soglia per via ossea, anche se i valori di soglia per via aerea (soprattutto per le frequenze medio-gravi) dovessero essere compresi nel range di normalità (tra lo o ed i 10 dB HL): è pertanto opportuno poter disporre di un audiometro clinico e non da screening , in grado di erogare anche una minima quantità di pressione acustica attraverso il vibratore osseo (fino ad almeno —10 dB).
A determinare il deficit di conduzione “intralabirintico”, che, come accennato, può essere associato a normoacusia, possono concorrere essenzialmente due fattori:
a. la terza finestra riduce l’impedenza della scala vestibolare del comporto cocleare determinando la riduzione di soglia di conduzione per via ossea;
b. la terza finestra produce una dissipazione di energia acustica che fa innalzare la soglia di conduzione per via aerea.
Entrambi i fattori possono essere variamente combinati e determinare una pronunciata lateralizzazione verso il lato leso del suono condotto per via ossea.
Il timpanogramma risulta normale, come pure lo studio del riflesso stapediale che può differenziare, in presenza di analogie audiometriche, la DSCC dall’otosclerosi stapedio-ovalare. L’impossibilità di rilevare il riflesso a livelli di soglia troppo elevati per via aerea può giustificare il riscontro di casi descritti, di DCSS sottoposti senza successo ad intervento di stapedoplastica per una presunta otosclerosi.
Il paziente affetto da DCSS , ancor più in presenza di un quadro monolaterale se è presente una riduzione della soglia di conduzione per via ossea, non solo tende o lateralizzare il suono versa il foto affetto, ma, soprattutto se viene utilizzato uno stimolo od elevato intensità, riferisce di lateralizzare il suono anche se il trasduttore per via ossea viene posizionato a lunga distanza dalla rocca petroso come, ad esempio, sul malleolo.
Inoltre, La Timpanometria può indurre vertigini, che possono condurre alla diagnosi.
L’esame con Elettronistagmonografia (ENG) spesso mostra risposte meno ampie sul lato della deiscenza. Anche un nistagmo che batte verso il basso (downbeating ) può essere visto come nistagmo posizionale, che assomiglia alla vertigine posizionale benigna BPPV del canale semicircolare anteriore Test calorico può essere importante per escludere una ipofunzione vestibolare unilaterale, causata da una Meniere o neuronite vestibolare /labirintite.
La maggior parte delle volte, però, la elettronistagmografia (ENG)non è diagnostica. La Video-Oculografia può essere utili nella registrazione dei movimenti dell’occhio verticale e torsionale specifici per SCDS.
Un “ECOG”, o elettrococleografia può essere anche di aiuto, anche se solo in rari casi. Il ruolo principale della ECOG è quello di diagnosticare la malattia di Ménière, che è una comune fonte alternativa di sensibilità alla pressione. La ECOG è tecnicamente impegnativa e può essere difficile trovare un laboratorio in cui questo esame sia ben effettuato. Non bisognerebbe fare questo test a tutti se il VEMP è anomalo – si dovrebbe fare subito una TAC.
Vemps (Risposte Vestibolari Evocate Miogeniche)
VEMP’s Cervicali ed Oculari
Pazienti e Metodi: Abbiamo utilizzato per i c-VEMP’s un ICS Chartr EP 200 con monitor che ci forniva informazioni istantanee sulla quantità di contrazione muscolare durante l’esame dei c-VEMP’s , rendendo l’analisi dei dati più accurata; per gli ocular VEMP’s si è utilizzato un Mini-shaker 4810 della Bruel and Kjaer
Ci sono due tipi di VEMP : il VEMP’s cervicale od oculare .I c-VEMPs sono diventati un test standard nel workup di un paziente con sospetta SCDS. VEMP sta per potenziale evocati vestibolari miogeni ed è un test che esamina un riflesso, che viene evocato da un suono presentato ad un orecchio e finisce come risposta inibitoria omolaterale (stesso lato) del muscolo del collo chiamato sternocleidomastoideo. Nel suo percorso il suono che attraversa; la membrana timpanica -ossicini-sacculo- nervo vestibolare inferiore – tratto vestibulospinale dei muscoli sternocleidomastoidei.
I pazienti con SCDS spesso avranno risposte c-VEMP’s a bassa soglia (soglie di tono inferiori a 70 dB – a 250 o 500 Hz). I clic-che evocano risposte c-VEMP’s hanno una sono leggermente più alta – 75-80 DB o meno in pazienti con SSCD.
Un comportamento di questo tipo non è tuttavia esclusivo della DCSS potendosi ritrovare anche nella sindrome dell’acquedotto vestibolare largo (Merchant et al., 2007) e nella fistola perilinfatica (Modugno et al,, 2006). Normalmente i c-VEMPs evocati con click mostrano valori medi di soglia sui 96 dB; nella deiscenza del CSS si ottiene un tracciato già a valori di 72 dB. Il motivo di queste risposte abnormi è riconducibile alla presenza della terza finestra mobile creata dall’area di deiscenza che determina uno shunt a bassa impedenza che incrementa la sensibilità a stimoli pressori e sonori.
Tuttavia, esistono alcuni pazienti con soglie normale con i c-VEMP’s e quindi se il quadro clinico è ancora sospetto deve essere effettuato l’imaging. In questi casi, i VEMPs oculari (o-VEMP’s) sono un nuovo modo per testare il vestibolo, o le vie vestibolari e può essere una misura più specifica per evidenziare un cambiamento nella funzione del canale semicircolare superiore quando un è presente una Deicenza. Gli o-VEMP’s possono essere un modo migliore per determinare se il Deicenza è anatomica (dove le scansioni TAC mostrano una SCDS, ma che la Deicenza non influisce sulla funzione dell’orecchio interno) o fisiologica (quando la SCDS sta colpendo la funzione dell’orecchio interno e può essere la causa dei sintomi del paziente) quando il c-VEMP’s non mostrano un cambiamento nella soglie o ampiezza in un orecchio che è sintomatico per SCDS e le scansioni CT mostrano una Deicenza, gli o-VEMPs possono essere utile nei pazienti che hanno una SCDS bilaterale e sintomi bilaterali ,per determinare l’orecchio che è stato più colpito dalla Deicenza.

fig .d-9:potenziali evocati cervicali vestibolari miogeno (c-VEMP’s) test in ambulatorio. L’esame VEMP prevede l’introduzione di suono a un orecchio, mentre si monitorizza l’attività del muscolo sternocleidomastoideo (SCM), il più grande muscolo del collo.
II test è indolore, non invasivo ed è relativamente facile da eseguire per la maggior parte dei pazienti ,nelle mani di un audiologo esperto. La soglia, o l’intensità del suono, necessaria per generare una risposta muscolare, è registrata a diverse frequenze nella fascia media bassa.
I pazienti con SCDS avranno una soglia più bassa al suono, misurata da una risposta del SCM. Inoltre l’ampiezza della risposta c-VEMP in un orecchio con SCDS sarà molto più grande rispetto au un orecchio normale (a meno che entrambe le orecchie abbiano una SCDS). Un paziente con malattia di Meniere o Otosclerosi può, invece, avere una soglia aumentata o risposte assenti . Con un audiologo esperto addestrato per effettuare le risposte con i potenziali evocati, il test c-VEMP’s è affidabile e fornisce una buona misura della sensibilità vestibolare, riguardo al funzionamento del sacculo – e del nervo vestibolare inferiore.
Fondamentale è stato il contributo fornito dalla Scuola di Sidney che, sulla base di un numero limitato di casi clinici affetti da fenomeno di Tullio (inalcuni dei quali era probabilmente presente una DCSS), aveva già individuato nei potenziali evocati vestibolari miogenici (VEMPs) una tecnica strumentale in grado di rilevare la riduzione d’impedenza dell’orecchio interno. Quest’ultimo elemento avrebbe successivamente rappresentato uno dei principali presupposti fisiopatologici in grado di spiegare alcuni dei sintomi di esordio della DCSS (fenomeno di Tullio, oscillopsia barogenetica, acufene pulsante, ecc.). Di fatto, oggi, è ampiamente accettato che il metodo strumentale più sensibile per confermare il sospetto diagnostico di una DCSS è rappresentato proprio dall’analisi della soglia di detezione dei VEMPs.
In caso di DCSS l’alterazione peculiare è rappresentata dalla riduzione della soglia di detezione del Complesso Primario (N1-P1) che, nel soggetto normale, viene evocato da uno stimolo acustico di intensità particolarmente elevata e, comunque, raramente inferiore ai 110dB SPL indipendentemente dal tipo di stimolo utilizzato (click o tone- burst); nei casi di abnorme riduzione di impedenza del labirinto, l’energia necessaria per ottenere la risposta è molto minore. Non è ancora stato sufficientemente studiato il meccanismo legato alla specificità ditale alterazione, registrabile peraltro anche dopo stimolazione per via ossea; è comunque molto verosimile che anche in altre condizioni patologiche in parte assimilabili alla DCSS, come le fistole perilinfatiche, almeno in determinate circostanze sia possibile ottenere una risposta analoga. È comunque ovvio, anche in virtù della relativamente frequente bilateralità, che un’attendibile analisi dei VEMPs non può prescindere da un confronto con i dati di normativa del proprio laboratorio elettrofisiologico. In linea di massima, è opportuno considerare che una soglia del complesso primario a valori di 70 dB NHL o di 90 dB SPL debba essere considerata francamente patologica, anche se registrabile bilateralmente In caso di monolateralità del quadro, per contro, è da considerarsi patologica una differenza di soglia interaurale maggiore od uguale a 10 dB.
Dal punto di vista strettamente metodologico, sono stati utilizzati sia il click sia il tone-burst. ma è fondamentale considerare che gli studi al riguardo sono ancora particolarmente limitati. Sembro comunque che l’impiega di un tone-burst centrato sulla frequenza di 500 Hz sia particolarmente indicato per effettuare l’analisi
de/lo soglia di detezione. Un contributo di Halmagyi permise di individuare, in alcuni casi di DCSS, una risposta miogenica sempre indotta da stimolo acustico, verosimilmente generata dai muscoli extra -oculari (tale risposto stata chiamata dallo stesso Autore “Click-evoked VOR”. Gli studi di Halmagyi sono stati recentemente confermati dal gruppo di Calebatch: in caso di DCSS, la soglia di detezione dei potenziali vestibolari perioculari (o-VEMP’s ) appare nettamente ridotto e l’ampiezza dei potenziali 5-20 volte più gronde E evidente come lo studia di questo nuovo tipo di risposta passa rappresentare una valida alternativa ai VEMPs in coso di alterazione della Via efferente del riflesso vestibolo-collico.
Sempre in caso di monolateralità, infine, bisogna ricordare alterazioni morfologiche del tracciato rappresentate da un complesso primario di ben maggiore ampiezza dal lato affetto rispetto al lato sano.
Un deficit uditivo trasmissionale vero preclude la registrazione dei VEMPs; l’associazione quindi tra rilevabilità dei VEMPs e gap trasmissionale è ampiamente indicativa della presenza dell’effetto da “terza finestra’ che produce un “deficit di conduzione intralabirintico’ Ne consegue l’indiscutibile necessità di sottoporre tutti i pazienti che presentino deficit uditivi atipici (anche sospette otosclerosi) a studio VEMPs con analisi di soglia.
Il carattere elettivo dell’analisi dei VEMPs nel sospetto diagnostico di DCSS è sottolineato anche dal fatto che le indagini strumentali convenzionali (test calorico e test rotatorio) non forniscono dati significativi.
Il rilievo di un’alterazione funzionale selettiva del (CSS) del riflesso vestibolo-oculmotore potrebbe certamente fare insorgere il sospetto di un DCSS, una volta sarebbe stato necessario fare ricorso o/le tecniche di analisi non convenzionale del VOR (scleral search coil),ma attualmente gli o-VEMP’s effettuando un’analisi del guadagno in funzione di uno stimolo impulsivo selettivo particolarmente intenso (movimento di rotazione passivo) esercitato sul piano di stimolazione del’CSS danno gli stessi risultati.


Fig. d10-a/b: i c-VEMP’s ottenuti in un paziente mostra(fig d-10-a) , che il paziente aveva una deiscenza del canale semicircolare superiore sinistro, utilizzando un navigatore Bio-Logic Pro i potenziali c-VEMP’s sul lato sinistro sono molto più ampi rispetto ai potenziali dell’orecchio destro. A destra(fig d-10-b):Soglia VEMP nella stessa persona, mostrano una soglia più bassa sul lato sinistro.
I VEMP’s sono molto utili nelle sindromi da deiscenza in quanto essi quantificano la sensibilità al suono. Questi suoni producono dei potenziali evocati vestibulocollici, che sono utili per la diagnosi del fenomeno di Tullio (vertigine prodotto dal suono) da deiscenza del canale semicircolare superiore (Brantberg et al, 1999; Watson et al, 2000). Il lato con il VEMP’s più grande ( fig d10-a a sinistra) o con soglia più bassa (fig d10-b a destra) è il lato patologico.

Figura d-11:la scansione CT coronale del temporale illustra con chiarezza l’osso mancante nella parte superiore della canale osseo semicircolare anteriore (superiore).
STUDIO TC DELLE ROCCHE PETROSE AD ALTA DEFINIZIONE
La conferma e la definizione del quadro deriva da un esame TC delle rocche petrose e delle mastoidi (senza mezzo di contrasto), completato con l’utilizzo di ricostruzioni multiplanari (MPR) dalle quali si possono ottenere immagini su qualsiasi altro piano desiderato (oltre a quello assiale e coronale). Il CSS si trova su di un piano formante approssimativamente 45° sia con il sagittale che con quello coronale, e 90° con quello assiale. Utilizzando macchine “multi-detector” con sottile collimazione, le ricostruzioni multiplanari (MPR) raggiungono la stessa risoluzione delle scansioni dirette. Secondo l’analisi di Curtin due sono i piani raccomandati per la diagnosi di deiscenza del CSS: il piano di Stenver, perpendicolare al canale e quello di Pöschl, parallelo al CSS. In modo particolare, il secondo di questi (che seziona l’osso petroso perpendicolarmente al suo asse) fornisce una perfetta sezione lungo l’asse del modiolo cocleare e mostra l’acquedotto vestibolare in sezione longitudinale, ed il CSS come un anello che corrisponde alla sua intera circonferenza esterna. L’acquisizione di immagini ricostruite lungo questi due piani perpendicolari tra loro fornisce un’ottima visualizzazione dell’eminenza arcuata del CSS.
Le ricostruzioni contigue di 0.5 mm (collimazione) permettono di apprezzare anche spessori ossei inferiori o uguali a 0.1 mm (eventuali falsi positivi in caso di collimazioni maggiori) e sono tali da annullare l’effetto di volume parziale. Un esame TC ad alta risoluzione (HRCT) effettuato secondo le direttive specialistiche più recenti risulta quindi un metodo di indagine altamente specifico e sensibile.
Lo studio radiologico può inoltre evidenziare altre differenti condizioni patologiche in grado di giustificare un deficit uditivo trasmissivo intralabirintico e/o un’alterazione di soglia dei VEMPs. Ad esempio una deiscenza del canale semicircolare posteriore una deiscenza del giro basale della coclea od un’abnorme dilatazione dell’acquedotto del vestibolo o la presenza di alterazioni responsabili del fenomeno di Tullio o di Hennebert (colesteatoma complicato, otosifilide, fistola perilinfatica iatrogena).
RISULTATI RADIOLOGICI IN SCDS
Come sopra riportato, le scansioni TAC convenzionali dell’ osso temporale non possono identificare le piccole deiscenze del canale superiore. Anche se un recente studio l’Università di Pittsburgh un recente studio ha dimostrato che un neuro radiologo esperto potrebbe identificare SCD affidabile con lo standard 0,5 al collimatore coronale con tagli dell’osso temporale (e questi sono stati confrontati con le immagini riformattate in piani paralleli (Poschel) e ortogonali (Stenver), sono stati segnalate esplorazioni chirurgiche negative e quindi crediamo che immagini riformattate per esaminare i canali superiore dovrebbero essere modellate con cura soprattutto se viene presa in considerazione l’approccio chirurgico.

Osso temporale CT fig d-12:
Questo fini tagli TAC dell’osso temporale, con tagli di 0,2 mm paralleli al piano del canale semicircolare superiore (anteriore), rivela un Deicenza sul lato destro del canale superiore, di circa 4 mm di lunghezza. Viene inoltre visualizzato un rivestimento sottile, ma intatto dell’osso sopra il canale membranoso sul lato sinistro del canale superiore.
Il paziente aveva presentato una perdita uditiva trasmissiva in seguito ad una procedura di stapedotomia fallita sul lato destro: nella scansione si vede la protesi . Riflessi stapediali o acustici erano presenti prima della chirurgia della staffa. In questo paziente si può osservare, come la chirurgia da sola, non è utile per la perdita dell’udito.
Osso temporale CT fig d-13:
Osso temporale CT fig d-13: Questo fini tagli TAC dell’osso temporale, con tagli di 0,2 mm (proiezione di Stenvers ), ortogonale al piano del canale semicircolare superiore, rivela un Deicenza dell’osso sovrastante l’eminenza arcuata. Questo paziente è stato visto da un esperto esterno per possibili otosclerosi e si è presentato con ipoacusia bilaterale ma senza vertigini. L’audiogramma ha rivelato una ipoacusia bilaterale ,con riflessi stapediali bilaterali.
Una scansione TC delle ossa temporali dovrebbero essere eseguito generalmente nelle persone con sensibilità al suono o pressione. La tac Del’ osso temporali è presumibilmente molto precisi per l’identificazione delle fistole del canale (Fusibile et al, 1996), non ci sono altro buone tecniche per identificare le fistole dei canali, è difficile essere sicuri che si riesca a diagnosticarle tutte. La fistola da SCD è un tipo di fistola canalare moderatamente comune, lo scopo principale di questa procedura è quello di verificare la presenza di SCD. La TAC dell’osso temporale dovrebbe essere fatto con risoluzione intorno a 0.6 millimetri o meglio se ancora con maggiore risoluzione. Talvolta può essere impossibile ottenere una scansione TAC con una risoluzione <0,6 mm. Questa risoluzione va generalmente bene, ma non si può accettare una risoluzione più alta (cioè la risoluzione di 1 millimetro non è sufficiente). Le TAC convenzionali sono spesso di nessuna utilità nel diagnosticare la scd e la loro risoluzione è di 8-10 mm, che è grande quanto l’intero orecchio Vi è anche un scambio tra le radiazioni e la risoluzione. Si potrebbe sostenere che piccole lesioni possono essere identificati con tagli di 0,1 millimetri tagli , che non sono i valori di carico delle radiazioni. Questo problema attualmente è poco chiaro.
Le scansioni coronari dirette sono i migliori protocolli per SCD -, le immagini non sono necessariamente buone. . Dal (2006) tutti gli ospedali universitari dovrebbero essere in grado di fare una TAC coronale diretta. È molto importante insistere su questo – i tecnici di radiologia dovrebbero sapere ,capire che fare la riformattazione, non importa. Non importa! Di solito viene fatto un solo o scatto, quindi assicurarsi che sia fatto bene la prima volta.
A nostro parere, nella restrizione dovrebbe essere scritto:
TAC dell’osso temporale, con alta risoluzione (0,6 mm o meno). Si prega di fare una coronale diretta, utilizzando un finestra dedicata all’osso temporale (larghezza e 1600 HU centro a 400 HU).
NON PROCEDERE se non è possibile eseguire una scansione TC dell’osso temporale con una risoluzione di 0,6 mm o meno. In questo caso, inviare il domicilio del paziente in modo che una scansione adeguato può essere fatto altrove.
I tagli assiali non sono necessari per diagnosticare SCD. Tuttavia spesso i radiologi la fanno comunque. Si ha il sospetto che i radiologi utilizzano questa tecnica perché hanno molto più familiarità con i tagli assiali ed anche perché spesso i radiologi fanno uso della ricostruzione 3D. . Si potrebbe anche sostenere che senza i tagli assiali, le sindromi molto rare di PCD potrebbero non essere diagnosticate. D’altro canto, si potrebbe anche sostenere che i tagli assiali non sono generalmente necessari ed aggiungono un costo finanziario e biologico( radiazioni) al paziente. I radiologi talvolta prendono di propria iniziativa o, perché hanno un certo interesse per la situazione, di aggiungere protocolli TAC che non sono stati richiesti dal medico curante. Per la TAC dell’osso temporale, – radiografie delle ossa più dense nel corpo – questa ci sembra una cattiva idea. Si è preoccupati del costo delle radiazioni, in quanto si ritiene che sarebbe meglio per tutti gli interessati fare solo la minima procedura necessaria per confermare o escludere SCD.
Siamo anche molto poco entusiasti in generale sulle decisione dei radiologi , che da soli decidono , di aggiungere procedure costose e intrinsecamente dannose per il paziente. I radiologi di solito non hanno abbastanza conoscenza sul paziente per prendere decisioni indipendenti in materia di accertamenti medici. Non esaminano il paziente, nè conoscono i dati relativi alla storia clinica del paziente. Essi semplicemente non sono i medico del paziente. Noi non permetteremmo a un riparatore auto incaricato di fissare un faro, di sostituire la marmitta troppo, senza l’autorizzazione del proprietario dell’auto. Allo stesso modo, pensiamo che i radiologi non dovrebbero essere autorizzati ad aggiungere procedure senza chiarimenti al medico supervisione del paziente
Una risonanza magnetica è anche una buona idea per escludere quei soggetti che hanno della patologia che potrebbe confondere quale una colesteatoma od un tumore. La risonanza magnetica non è una prova per evidenziare una deiscenza perché non evidenzia l’osso e la risoluzione non è così buona come TAC. Tuttavia, la RM è il modo migliore per dimostrare eventuali altri problemi che possono confondere come i tumori del nervo acustico, i colesteatomi o la sclerosi a placche.
I potenziali vestibolari evocati miogeni hanno rivelato una soglia bilateralmente ridotta .La TAC del suo osso temporale ha rivelato una deiscenza bilaterali dei canali semicircolari superiori. Il paziente è stato gestito con osservazione e dotato di apparecchi acustici. In questo caso non è stato proposta una correzione chirurgica della SCD.
Tuttavia la diagnosi radiologica di un difetto osseo a livello del css è una condizione necessaria ma non sufficiente per etichettare un paziente come affetto dalla sindrome descritta da Minor. È necessario, infatti, che il dato radiologico si inserisca in un contesto clinico comprensivo di sintomi, segni e dati strumentali dotati di maggiore specificità e sensibilità (in modo particolare i VEMPs).
Il contributo della TC non si esaurisce nella fase diagnostica della deiscenza del CSS, bensì può essere di ausilio nel valutare il risultato di un’eventuale correzione chirurgica del difetto, specie in caso di “resurfacing” del canale osseo.
In base a quanto finora emerso dalla letteratura, il sospetto diagnostico di DCSS, in cui è indicato un iter diagnostico completo (AUDIO—VEMPS—TC), è giustificato nelle seguenti condizioni clinico—semeiologiche:
– anamnesi positiva per vertigine ‘barogenica’
– instabilità posturale di lunga durata
– labintolitiasi atipica ricorrente
– acufene pulsante
– alterazioni di soglia audiometrica per via aerea e/o per via ossea, con obiettività timpanica normale presenza
dei riflessi stapediali
– insuccesso Funzionale ‘inspiegabile’ dopo intervento di stapedoplastica
– pattern nistagmi o indotto da vibrazione mastoidea (VIN) atipico (rotatorio e/o verticale)
Prove emergenti:
Click che evocano il VOR
Questa prova è stata descritta molto recentemente da Halmagyi e altri (2003). Viene utilizzato un computer ,per registrare le risposte elettro-oculografiche click a bassa frequenza – intensità che vanno da 80 a 110 dB. 128 stimoli vengono inviati ad una frequenza di 5 / s , con una intensità da 60 a 110 dB, con incrementi di 10 in10 dB.. I soggetti normali hanno un’ampiezza diP1-N114,13uV 414,5uV media 159,28 + – 97,228.. La latenza P114,4 – 18,4 media 16,2 + – 1,36–N119,5 – 31,2 media 22,4 + – 2,4.
Come trattare le sindromi da deiscenza?
In sostanza, uno può non fare nulla per evitare gli eventi che fanno girare la testa, oppure è possibile effettuare un intervento.
Approccio conservatore: la deiscenza non è in grado di guarire da sola, per tanto la scelta reale è quella di cambiare il tipo di vita o farsi sottoporre ad un intervento chirurgico.
I pazienti con deiscenza debbono evitare:
Sollevamenti
Fare Flessioni
Manovre Di Compensazione
Soffiare il naso con vigore
Cambi di pressione dovuti a viaggi aerei
Ascensori ad alta velocità
Immersioni
Rumori Intensi (come il proprio canto o strumenti musicali)
Queste Sono Alcune Precauzioni Con Cui Si Potrebbero Attenuare I Sintomi:
1. Evitare di avere il naso chiuso – per esempio, se si utilizza uno strumento musicale, meglio trovare un altro hobby per evitare di avere vertigini.
2. Evitare variazioni di pressione tra il proprio orecchio ed il resto del corpo – questo non è facile, poiché quasi ogni tipo di esercizio fisico ha la potenzialità di produrre fluttuazioni di pressione. Non è che vi sia un pericolo con queste attività – chiaramente possono determinare vertigini. Il sollevamento di pesi, effettuare attività che richiedono forza, un’intensa ‘attività sessuale. Tutte queste cose insieme potrebbero causare problemi.
3. Evitare variazione di pressione tra il vostro orecchio medio e l’orecchio esterno – in altre parole, evitare le situazioni in cui l’orecchio si apra e si chiuda. Anche in questo caso, non vi è alcun reale pericolo (diverso da quello di caduta o di guida fuori strada), ma si potrebbe ottenere diversi episodi di vertigine..
4. I nostri pazienti hanno riscontrato che nei voli neri i tappi auricolari sono spesso utili. I tappi auricolari “ear plane” sono stati progettati per ridurre le variazioni di pressione e possono essere utili. Se non è possibile utilizzare i tappi auricolari è utile utilizzare un decongestionante almeno mezz’ora prima dello sbarco.
5. Un tubo di ventilazione può aiutare. Questo effetto positivo è dovuto alla riduzione del movimento della membrana timpanica, della catena timpano-ossiculare e della platina della staffa, e pertanto una riduzione della pressione sull’orecchio medio.
6. Le cure mediche spesso sono inutili, ma in alcuni casi i farmaci della famiglia delle benzodiazepine aiutano. Esempio pratico: Un uomo sano ha sviluppato una vertigine posizionale. In sede d’esame è è visto che aveva un nistagmo posizionale, che batte va in basso(downbeating) così come aveva un nistagmo sincrono con il polso(vedi video sopra). Il VEMP era anormale e successivamente è stata eseguita una tac dell’osso temporale che documentava chiaramente una deiscenza del canale semicircolare superiore. Poichè i suoi sintomi erano lievi, ha deciso di non fare niente.
Il trattamento chirurgico della deiscenza del canale semicircolare superiore:
- L’occlusione del canale (migliore)Canal plugging
- riduzione (la seconda tecnica )Capping (second best)
- La chiusura della deiscenza (copertura) “Resurfacing” sembra essere la procedura peggiore e più rischiosa
- Tamponamento (occlusione ) della finestra rotonda (nuovo)
DCFig.DC-1occlusionedel canaleposteriore |
DC2
Fig. DC 2a-b
Foto DC-3°: Imagine Intraoperativa di deiscenza del canale semicirculare superiore riparata con una fascia di medio spessore (0.020 inch) ed un foglio di Silastic posto al di sopra della deiscenza
Foto DC-3b :La correzione chirurgica della sindrome di Deicenza di canale superiore (SCDS) è riservata ai pazienti con gravi sintomi invalidanti. Le opzioni terapeutiche per i pazienti con SCDS sono ancora in espansione, con nuovi metodi innovativi in fase di sviluppo
Gli approci chirurgici includono un approccio con craniotomia della fossa cranica media eseguito da un chirurgo neurotologo (e talvolta con un neurochirurgo) o un approccio transmastoideo.
CRANIOTOMIA ATTRAVERSO LA FOSSA CRANICA MEDIA
Questo è un approccio chirurgico attraverso il cranio, sopra l’orecchio. Un foro, di circa 2 pollici quadrati, viene praticato nel cranio, la dura (rivestimento) del cervello viene delicatamente al di fuori del basicranio, la DSC viene identificata chiuso o ricostruito. La ricostruzione è associata ad una riparazione più stabile ma potenzialmente con un rischio più elevato di una perdita uditiva da lieve a moderata. Sebbene il non sia ancora stato dimostrato che il tamponamento sia essere associato ad una perdita uditiva, c’è una maggiore incidenza di recidive.
L’altro vantaggio di una craniotomia della fossa cranica media centrale è l’esposizione che è ottenuto durante l’intervento chirurgico. Spesso, l’osso del basicranio che circonda la SCD è anche molto sottile, o addirittura deiscente (come il formaggio-svizzero) – e richiede una riparazione, utilizzando un sottile staro di ossa ,che viene raccolto dallo stesso lembo di osso ,che si produce durante la craniotomia iniziale. Questo assicura che il basicranio intero sia riparato, non solo la SCD . Perché è importante? I fori nella basicranio possono causare altri problemi, che una piccola parte del cervello (con il rivestimento chiamato dura) si spinga attraverso l’osso e riempia l’orecchio medio o mastoidee. Questo fenomeno viene ùè chiamato un meningoencefalocele.
RIPARAZIONE TRANSMASTOIDEA (procedimento 2)
Questo è un approccio che si attua dietro l’orecchio, attraverso la mastoide e viene esposto il canale superiore che viene riparato. Il difetto SCD effettivamente non è mai visualizzato direttamente e nuovi fori sono fatti nel canale per occluderlo . C’è un potenziale maggior rischio di perdita ‘uditiva , utilizzando questo approccio chirurgico, rispetto ad un approccio di craniotomia della fossa cranica media per riparare la SCD un piccolo studio presso il Massachusetts Eye ed Ear Infirmary più vecchio su due pazienti ed un recente studio con tre pazienti ha dimostrato che questo è un approccio sicuro che conserva la funzionalità uditiva e migliora le vertigini.
Idealmente, l’approccio transmastoideo può essere utile per un paziente che non ha SCD è lenta e un basicranio o tegmen che non ha associati fori o erniazioni del cervello nell’orecchio. In alcuni casi, la SCD può essere situato lungo il lato del canale (procedimento # 4) e non sulla sommità , come si vede nella maggior parte dei casi classici di SCDS. Se il difetto è localizzato situato sul un lato del canale lontano dall’approccio chirurgico (posteriore-medio), la DSC può essere più difficile da visualizzare utilizzando l’ approccio della craniotomia.
L’approccio transmastoideo è un sicuro e piccoli studi hanno dimostrato che questa è una ragionevole alternativa tecnica chirurgica per la SCDS, a condizione che il basicranio / tegmen non sia è troppo basso e che non vi è alcuna evidenza prova di grandi difetti / fori nel basicranio o erniazioni del cervello nell’orecchio.

Figura DC-4 A/B/C/D/E/F. Immagini intraoperatorie del Caso 2, orecchio destro, approccio transmastoideo. A, mastoidectomia destra, viene esposta la parete canalare del canale semicircolare superiore (SSC). HSC -. Canale semicircolare orizzontale, PSC, canale semicircolare posteriore, EAC, condotto uditivo esterno B, vista a forte ingrandimento che mostra il SSC destro e la tonalità bluastra che definisce il seno petroso prominente superiore nella fossa media. C, fresatura delicata, praticata attentamente impostando una bassa velocità di rotazione e montando una fresa diamantata per eseguire delicatamente una labirintectomia , o perforazione, dietro la deiscenza del SCC destro. Una seconda labirintectomia viene eseguita anche (non mostrato) di fronte alla deiscenza. D, il labirinto membranoso esposto è esposto in seguito alla labirintectomia del SCC destro . E ed F, collegamento della labirintectomia creata nella SSC.
CORREZIONE CHIRURGICA DELLA DEICENZA DEL CANALE SEMICIRCOLARE SUPERIORE
Sono stati utilizzati due approcci chirurgici – ricostruzione del canale superiore e collegamento del canale superiore. Anche se teoricamente meno traumatica per il labirinto membranoso, le tecniche di ricostruzione hanno portato a sintomi ricorrenti secondari per lo spostamento o il riassorbimento della ricostruzione ossea e della fascia . IL collegamento con osso ,cera, pasta di osso o fascia è stata la tecnica più comunemente usata per creare un sigillo stabile della deiscenza del canale semicirculare superiore.
CRANIOTOMIA ATTRAVERSO LA FOSSA CRANICA MEDIA
La craniotomia attraverso la fossa cranica mediaè una procedura chirurgica sicura ed è anche l’approccio più comunemente utilizzato per riparare l’SCD. In molti casi, il basicranio o tegmen, è basso e avrà più fori o difetti che in alcuni casi consentono al cervello per erniarsi nella mastoidee / orecchio medio. L’approccio tramite craniotomia è ideale per:1) vedere direttamente la SCD e 2) riparare i difetti del tegmen utilizzando direttamente l’osso e la fascia.
Se la base del cranio o il tegmen sono molto bassi può essere difficile raggiungere in modo sicuro il canale superiore con un approccio transmastoideo per creare due labirintectomie (cosi che la SCD non è riparata direttamente) e quindi collegare questi due fori per riparare indirettamente il difetto.
APPROCCIO TRANSMASTOIDEO
Idealmente, l’approccio transmastoideo può essere utile per un paziente che un basicranio di o tegmen non basso e non altri fori associati o erniazioni del cervello nell’orecchio. In alcuni casi, la DSC può essere situato lungo il lato del canale (procedimento # 4) e non sull’apice, come si vede nella maggior parte dei casi classici di SCDS. Se il difetto è situato sul lato del canale lontano dall’approcio chirurgo (posteriore-fossa cranica media ), la DSC può essere più difficile da visualizzare utilizzando l’approccio della craniotomia.
L’approccio transmastoideo è un sicuro e piccoli studi hanno dimostrato che questa è una ragionevole alternativa tecnica chirurgica per SCDS, a condizione che il basicranio / tegmen non siano troppo bassi e che non siano evidenziabili grandi difetti / fori nella base del cranio od erniazioni del cervello nell’orecchio.
Caso Clinico: una donna di 29 anni in salute a cui precedentemente era stata diagnosticata una la malattia di Meniere sinistra
Questa paziente lamentato disturbi dell’equilibrio cronici e vertigini episodiche , che si aggravano con gli sforzi ed i forti rumori. I suoi occhi andavano “su e giù”, cosicché l’orizzonte si muoveva sul piano verticale. Lei ricordava, un episodio estremamente violento di vertigini, sul piano verticale, durante la nascita del bambino. Lei ha avuto perdita uditiva autofonia e sensibilità ai rumori forti e la pressione sull’orecchio sinistro.
L’audiogramma praticato prima dell’intervento chirurgico mostrava una progressiva grave ipoacusia neurosensoriale sull’orecchio sinistro con un lieve a moderata componente trasmissiva alle basse frequenze e presenza di riflessi stapediali o acustici. Ha avuto una storia di sordità congenita dell’orecchio destro.
Il potenziale Vestibolare evocati miogeno (VEMP) ha rivelato una soglia sensibilmente diminuite nell’orecchio sinistro (50 a 60 DB mediante test di ton-burst), confrontato con il destro (80-90 dB).
Fig. DC-5 a/b/c/d: le scansioni TAC (A, C) di destra osso temporale e sinistra (B, D) dei canali semicircolari superiori. Queste scansioni TAC ad alta risoluzione erano riformattati secondo i piani di Stenver (A, B) e Poschel (C, D). Si vede un rivestimento osseo molto sottile, ma intatto che copre il canale semicirculare superiore destro (A, C) rispetto al canale semicirculare superiore sinistro deiscente (B, D).
Questa paziente è stato seguito conservativamente per diversi mesi con farmaci vestibo-sopressivi, ma i suoi sintomi peggioravano. Una grande preoccupazione era che era sorda all’orecchio destro fin dalla nascita, e così si era fortemente riluttanti a praticare una riparazione della SCD sul lato sinistro. Tuttavia lei non era più in grado di seguir i suoi giovani figli e non era in grado di svolgere una vita normale, e così dopo un’attenta consulenza, scelse de essere sottoposta ad una correzione chirurgica, della SCD sinistra, attraverso un approccio craniotomico della fossa media .
Intraoperatorio è stato rilevato un CSD ,ampiamente deiscente di 4-5 mm. ,che è stato collegato con la cera di osso. Perché il tegmen circostante (basicranio) è spesso molto sottile, o anche deicente , è stato utilizzato un innesto osseo per ricostruire il pavimento intorno e la parte superiore del canale già riparato.
La paziente ha avuto una ospedalizzazione di 2 giorni e quindi congedata a casa in buone condizioni.
Entro un mese circa dal suo intervento, ha notato una risoluzione completa delle vertigini con miglioramento nella sua sordità. È ritornata ad effettuare rock climbing, ciclismo e ad avere cura dei suoi figli.
Fig. DC-6
Audiogramma sinistro: il paziente presentava una sordità congenita all’orecchio destro. Sulla sinistra, sul lato della SCD aveva un’ipoacusia mista.
Audiogramma, destro: L’esame dell’udito, dopo l’intervento di chiusura della SCD, mostrava la chiusura del gap trasmissivo via-ossea, via-aerea.
SOTTO Fig. C-7: ricostruzione 3D,TAC laterale del cranio , mostra le dimensioni approssimative e la forma della craniotomia della fossa media necessaria per esporre e riparare una SCD sinistra.
Fig. DC-7
Riepilogo delle foto intraoperatorie::è stata eseguita metà della craniotomia della fossa cranica, centrata a circa 4 x 5 cm. sopra il meato uditivo esterno. Il tegmen rappresenta il pavimento della fossa media , che viene esposta utilizzando una dissezione extra durale per rivelare la deiscenza del canale semicircolare superiore sinistro. La dura e il lobo temporale del cervello sono retrattI superiormente . Un patè di osso per il successivo trapianto viene raccolto dal lembo di tessuto osseo
.
Foto DC-8 :la cera d’osso viene utilizzata per chiudere la deiscenza del canale superiore
Foto DC-9: patè di osso, raccolto mentre viene effettuata la craniotomia della fossa media, viene utilizzato per rifare e chiudere la volta superiore del canale semicirculare superiore ricostruito
Foto DC-10: patè di osso, raccolto mentre viene effettuata la craniotomia della fossa media, viene utilizzato per collegare il canale semicirculare superiore ricostruito.
Foto DC-11: la fascia del temporale pressata viene utilizzata per coprire il patè di osso e il canale semicirculare superiore ricostruito
Foto DC-12: trapianto di patè di osso seguita da una seconda parte della fascia che viene utilizzata per rinforzare il rimanente basicranio. Questa procedura è completata mediante colla di fibrina che viene applicata prima di rimuovere il retrattore della fossa media.
una volta completata la ricostruzione di base del cranio, viene utilizzata una copertura con piastra mini-titanium, seguita da una chiusura di più strati di tessuto e pelle.
Vlastaros et al hanno recentemente rivisto gli studi riguardanti il trattamento chirurgico della deiscenza del canale semicircolare superiore (2009). Il trattamento di una deiscenza generalmente coinvolge sia la chiusura della deiscenza (riduzione o copertura) che la copertura del canale. Questa è opportuno, per esempio, nella deiscenza del canale superiore. Viene affermato che i risultati sono buoni (Mikulec et al, 2005), anche se in una condizione come questa, senza un chiaro preciso obiettivo punto in cui è presente la lesione, potrebbe essere difficile suturare.
La chiusura della deiscenza utilizzando un innesto di osso (riduzione , rifacimento della copertura) sembra essere la procedura più rischiosa – a volte dura è attaccato alla membrane dell’orecchio interno e un tentativo di riparazione da invece luogo ad una sordità,. La copertura può anche portare a sintomi ricorrenti, a causa di spostamento o di riassorbimento dell’osso. Per queste ragioni, al momento (2010), è preferito la copertura o chiusura. (Vlastarkos et al, 2009).
Per quanto riguarda la riduzione, l’apertura è chiuso con il cemento. Questa procedura è intermedio in efficacia rispetto al tamponamento. (Vlastarkos et al, 2009). Si potrebbe pensare che potrebbe essere altrettanto rischioso. D’altra parte, il cemento potrebbe essere più durevole del tessuto osseo.
Alcuni autori riportano ampie casistiche di pazienti operati. Ad esempio, Hillman e collaboratori (2006) riportato 30 pazienti, nei quali 14 sono stati operati. Nel nostro studio , si fà la diagnosi di un nuovo paziente circa ,ogni due mesi, generalmente basati sia sugli esame in ambulatorio ufficio (Valsalva) o risultati VEMP seguita da una TAC. Tuttavia, solo circa 1 / 5 pazienti sono operati. I pazienti generalmente non hanno semplicemente optato per un intervento chirurgico a causa del rischio di perdita di udito, e anche di angoscia per la craniotomia spesso raccomandato per la procedure di.”copertura” o “tamponamento”
Nuovi approcci (non raccomandati):
Il tamponamento della finestra rotonda è un intervento chirurgico proposto di recente per l’SCD. L’idea di base è che i cambiamenti di pressione nell’orecchio interno possono provocare spostamenti di liquidi solo se c’è un posto dove il liquido dell’orecchio interno può andare. Vi è di norma ,una zona rilevante, per la pressione dell’orecchio interno,- chiamata finestra rotonda. Quando la staffa si sposta verso l’interno, la finestra rotonda si muove verso l’esterno. Quando vi è una pressione anomala presentata dall’apertura di una SCD, presumibilmente la finestra rotonda si muove avanti e indietro e facilita i movimento dei fluidi. Questo è tutto molto logico Molti . otorinolaringoiatri hanno suggerito che la chiusura della finestra rotonda, potrebbe essere un trattamento efficace per la SCD. Il vantaggio di questo metodo è che è molto meno invasivo rispetto sia gli approcci di copertura e tamponamento.
Recentemente, il dottor Silverstein e Van Ess riportato un solo caso in cui questo approccio ha avuto successo (Silverstein e Van Ess, 2009). L’approccio operativo è stato di fare una chiusura molto profonda della finestra rotonda, utilizzando 3 strati. Questo è in sostanza ciò che viene fatto nella chirurgia fistola perilinfatica, ma con un approccio più energico. E ‘troppo presto per sapere se questo metodo sarà adottato. Ci si chiede se non sia ragionevole utilizzare un approccio ancora più aggressivo e “cementare” la finestra rotonda chiusa.
In generale, si sconsiglia di questa procedura.
Tra l’atteggiamento “attendista”, bisogna considerare trattamenti minimamente invasivi in grado di attenuare la sintomatologia vertiginosa. È stata descritta l’applicazione di un drenaggio di ventilazione trans-timpanico che, in virtù della bassa morbilità è stato anche considerato un trattamento “di prima scelta” (sebbene non sia del tutto chiaro con quale meccanismo possa influire favorevolmente sui sintomi). Molto probabilmente i fattori in grado di interferire sulla funzione trasmissiva dell’orecchio medio possono attenuare la sintomatologia vertiginosa attraverso modificazioni della pressione endotimpanica.
Dal momento comunque che si tratta di un quadro patologico sostenuto da una alterazione morto—strutturale del labirinto osseo vestibolare, in caso di sintomi cocleo-vestibolari invalidanti, è riconosciuta l’indicazione ad una terapia chirurgica di tipo eziologico finalizzata al ripristino della condizione morfo-funzionale più normale possibile. Del tutto recentemente, è stato dimostrato che questo tipo di approccio è in grado di influire positivamente non solo sui sintomi di tipo vestibolare, ma anche sui sintomi della sfera cocleare. La terapia chirurgica può prevedere due procedure distinte:
1. la ricostruzione della parete deiscente del CSS ottenibile con frammenti di osso autologo e con la sovrapposizione di lembi liberi di fascia temporale omologa, con la finalità di mantenere pervio e funzionalmente attivo il canale.
L’occlusione del CSS (plugging) con polvere d’osso o frammenti di muscolo o fascia temporale autologa: la procedura altera in maniera irreversibile la funzionalità del riflesso vestibolo-oculomotore da attivazione del CSS e pertanto può indurre un certo grado di disequilibrio in aggiunta allo condizione preoperatoria;
In entrambi i casi, il razionale del trattamento è quello dell’eliminazione del cosiddetto effetto della ‘terza finestra”, ma è evidente come solo nel primo caso si possa parlare di un trattamento eziologico di tipo conservativo. L’accesso chirurgico nel caso dell’occlusione può essere effettuato sia per la via della fossa cranica media sia per la via trans—mastoidea.
2.La procedura della ricostruzione canalare, per contro, può essere effettuata unicamente per via della fossa cranica media secondo la tecnica classica o secondo l’approccio trans-temporale sopra labirintico proposto da Fisch che dovrebbe, in via teorica, ridurre il rischio di lesione contusiva cerebrale indotta dal sollevamento mediante spatola.
Bisogna comunque osservare che l’entità della deiscenza, oltre ai sintomi, può condizionare la scelta terapeutica. In linea di massima,una deiscenza particolarmente limitata potrebbe trovare una più razionale trattamento nella procedura di ricostruzione, mentre una deiscenza particolarmente ampia, che dovrebbe in via teoretica avere già compromessa la funzionalità del canale semicircolare superiore per lo schiacciamento nello stesso ad opera delle strutture sovrastanti (piatto durale) , potrebbe essere più facilmente trattata con l’occlusione definitiva del canale semicircolare.
Il trattamento di una deiscenza generalmente comporta una chiusura della deiscenza o del canale. Questa tecnica è appropriata per esempio nella deiscenza del canale semicircolare superiore.. I risultati sono generalmente buoni (Mikulec et al, 2005), anche se in una condizione come questa, senza un segno chiaro ed obiettivo di deiscenza ,potrebbe essere difficile essere sicuri . La chiusura della deiscenza (coperture) sembra essere la procedura più rischiosa – a volte la dura le membrane dell’orecchio interno e un tentativo di riparazione può determinare sordità. La procedura mista – “coprendo”, e “collegando” è favorita. Rifacendo una copertura, si possono avere de i sintomi ricorrenti dovuti a spostamenti o riassorbimento dell’osso.
Alcuni autori riportano un gran numero di pazienti operati. Ad esempio, Hillman e collaboratori (2006) riportano 30 pazienti, dei quali 14 sono stati operati. Nella nostra pratica, abbiamo diagnosticato un nuovo paziente ,ogni due mesi circa ,diagnosi basata su esami nel laboratorio (Valsalva) o VEMP ,successivamente a questi risultati veniva praticata una TAC. Tuttavia, solo circa 1 / 5 pazienti sono stati operati. I pazienti in genere non hanno ha optato per un intervento chirurgico a causa del rischio di una possibile perdita uditiva.
Approccio minimamente invasiva tramite la via tran scanalare rinforzando la finestra ovale e rotonda
Il trattamento chirurgico ottimale, della sindrome di Deicenza di canale superiore non è ancora stato stabilito. Piuttosto che affrontare direttamente i canale deiscenti, tramite una craniotomia della fossa cranica media , Kartush (2002) ha suggerito che rinforzando le finestre ovale e rotonda si possono ridurre i sintomi in alcuni patienti riducendo così la sensibilità dell’orecchio interno ;il concetto è quello di ridurre gli effetti di una terza finestra situata presso il canale semicircolare superiore rafforzando le altre finestre naturale . Riducendo la sensibilità dell’orecchio interno agendo sulla finestra ovale e rotonde, piuttosto che intracranialmente, vengono evitati i rischi di craniotomia, che includono la morte,l’ ictus, ipersensibilità cranica e perdite di fluido cerebrospinale,.
I sintomi sono stati risolti in 2 pazienti con SCDS trattati per via con tran scanalare rinforzando la finestra ovale e rotonda. Se tale procedura minimamente invasiva si rivela inutile, la craniotomia della fossa centrale con il rifacimento del canale potrebbe essere riservata ai pazienti con sintomi persistenti.
In anestesia locale, viene eseguito un approccio tran scanalare per l’orecchio medio con elevazione della membrana timpanica. Piccole quantità di tessuto sono raccolte con un’incisione retroauricolare e vengono utilizzati per rafforzare sia le finestre ovale e rotonda. Il rischio postoperatorio di perdita uditiva e di lesione del nervo facciale è minima. Questa procedura può essere eseguita in anestesia locale.
Follow-up
Ulteriore assistenza del paziente esterno
I pazienti sono monitorati basato sull’intervento e la gravità e la complessità dei sintomi del paziente. Pazienti che subiscono un craniotomia per riparazione dovrebbero aspettarsi di rimanere in ospedale per 1-7 giorni (mediamente 2). In essi si potrebbero verificare uno squilibrio postoperativo per circa un mese.
Prognosi
Il tasso di successo nel trattamento delle Deicenza del canale superiore è abbastanza alto. Nel 2005, uno studio ha riguardato 20 pazienti con sintomi gravi che hanno subito la correzione chirurgica della deiscenza del loro canale superiore attraverso un approccio della fossa media (Gianoli, 2005).la ricostruzione canalare è stata eseguita in 9 pazienti e la chiusura della deiscenza “resurfacing” è stata eseguita in 11 pazienti.
Risoluzione completa di tutti i sintomi vestibolari e segni è stata ottenuta in 8 dei 9 pazienti dopo il canale è stato ricollegato. Un numero inferiore, ma comunque significativo di pazienti con una procedura resurfacing (7 11) aveva risoluzione dei loro disturbi vestibolare. Un totale di 15 dei 20 pazienti (75%) aveva risoluzione dei loro sintomi dopo il ricollegamento chirurgico o il rifacimento del loro canale deiscenti
Ricerca:
Mentre la diagnosi di SCD è diventato molto più facile in questi ultimi anni, le tecniche chirurgiche non sono migliorate. E’ necessario più lavoro per elaborare un approccio chirurgico migliore..
Avviso: La figura 1 è della Northwestern University.
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Other resources (off site link):
Deiscenza del canale semicircolare superiore: Caso 1
Una paziente di 75 anni ha sviluppato vertigine
L’esame audiometrico ha rilevato una ipoacusia mista sul lato sinistro Fig.1-1
Fig.1-1
L’esame ENG ha mostrato una riduzione alle stimolazione caloriche sul lato sinistro. ITA ha mostrato una riduzione calorica test sulla sinistra. Fig.1-2
Fig.1-2
I VEMP hanno mostrato dei potenziali allagati a sinistra Fig.1-3
Fig.1-3
.
Fig.1-4
La TAC dell’osso temporale ha mostrato a sinistra una SCD. Fig.1-4
DEISCENZA DEL CANALE SEMICIRCOLARE SUPERIORE E POSTERIORE: CASO 2
Un uomo di 45 anni ha accusato crisi vertiginose provocate dall’esercizio fisico. Fig.2-1
L’esame audiometrico ha rivelato una perdita uditiva mista sul lato sinistro
Fig.2-1
La ENG ha mostrato prove termiche e Valsalva normali, ma il test vibratorio provocava nistagmo solo sul lato sinistro . Fig.2-2
I c-VEMP’s test hanno mostrato un VEMP’s allargato a sinistra Fig.2-3
La TAC dell’osso temporale sul lato sinistro mostra una Deiscenza del Canale Semicircolare Superiore e Posteriore Fig.2-4/5
Fig.2-4 (Visione diretta coronale)
Fig.2-5B l’immagine obliqua sagittale riformattata per intero Canale Semicircolare Posteriore
Clinica : L’indizio principale per cui questo paziente poteva avere a una deiscenza è stata la presenza di un VEMP’s più grande dal lato dove era presente una ipoacusia trasmissiva, una perdita conduttiva cancella il VEMP’. Un VEMP’s più grande era una forte evidenza di una deiscenza. Questo caso illustra l’alto valore del test VEMP come strumento clinico combinato con l’esame audiometrico e clinica.
Questo caso illustra anche come un paziente con SCD può anche avere deiscenza di altri canali. Anche se generalmente non è usuale fare proiezioni assiali e coronali dell’osso temporale, sia, perché queste proiezioni raddoppiano l’esposizione (ed il costo) alle radiazioni , questo caso dimostra il valore di avere un riformattato immagine obliqua sagittale. Forse la “migliore” pratica qui sarebbe da fare coronali dirette (per la più comuni SCD), insieme ad una riformattazione assiale (per la LC) e sagittali obliqua (per il PC). Ciò ridurrebbe l’esposizione alle radiazioni al minimo.
In questo caso, il radiologo ha suggerito che la DEISCENZA DEL CANALE SEMICIRCOLARE POSTERIORE PCD è dovuta ad un “granulazione aracnoide aggressiva”. Si potrebbe invece anche pensare che questa sovrapposizione altamente improbabile di deiscenze in due canali differenti sia dovuta ad un malformazioni congenite dell’orecchio interno.