L’orecchio medio, separato dall’orecchio esterno dal timpano, è una cavità riempita d’aria (cavità timpanica) intagliata nell’osso temporale. Collega la gola al nasofarinfe attraverso la tuba di Eustachio. Questo collegamento orecchio-gola rende l’orecchio suscettibile alle infezioni (otite). La tuba di Eustachio soprattutto, equilibra la pressione dell’aria da entrambi i lati del timpano. Deglutendo e masticando la tuba si apre per permettere il passaggio dell’aria per equilibrare la pressione che favorisce il passaggio delle onde sonore che fanno vibrare al massimo il timpano. 

Il timpano è collegato a tre ossa mobili chiamate ossicini, che convertono le onde sonore, che arrivano sulla membrana timpanica, in vibrazioni meccaniche. Gli ossicini sono così denominati in quanto sono le ossa più piccole del corpo e sono: il martello (malleus) che è collegato direttamente al timpano; l’incudine (incus), l’osso centrale che collega il martello alla staffa (stapes). La membrana timpanica, saldata al manico del martello, insieme con la catena degli ossicini e al legamento anulare della staffa, si comporta come un’unica struttura vibrante, le cui caratteristiche meccaniche possono essere in parte modificate dalla contrazione di due piccoli muscoli striati: il tensore del timpano innervato dal V paio di nervi cranicic e lo stapedio dal VII. La base della staffa, platina, chiude la finestra ovale che mette in comunicazione l’orecchio medio con l’orecchio interno. 
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1 Malleus (martello) 
2 Incus (incudine) 
3. Stapes (staffa) 
4. Membrana di Tympanic
5. Finestra rotonda
6. Tuba di Eustachio, staffa che termina con la platina, che è impiantata nella finestra ovale della coclea, attraverso il legamento anulare.
Ossicles (detail) - malleus, incus, stapesimg4

 

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1. Martello 2. Legamento superiore 3.Incudine 4.Legamento posteriore 5. Muscolo Stapedio 6. Staffa 7. Membrana timpanica 8. Tuba di Eustachio 9. Muscolo Tensore del Timpano

DETTAGLIO

La cassa del timpano è occupata dai tre ossicini e dai loro annessi:
articolazioni, legamenti, muscoli e pieghe mucose.
Ossicini dell’udito (ossicula auditus)
I tre ossicini della cassa del timpano formano la catena ossiculare, disposta tra la membrana timpanica e la finestra vestibolare.
Andando dalla superficie verso l’interno si trovano:
· Martello (malleus) 
Si tratta dell’ossicino più esterno e più anteriore. È anche il più lungo (8 mm) e pesa mediamente 25 mg. Ha la forma di una clava ed è caratterizzato da una testa, un collo, un manico e due processi.
– La testa (caput mallei) rappresenta l’estremità superiore dell’osso, situata sopra la membrana timpanica, nel recesso epitimpanico. Di forma ovoidale, è liscia, fatta eccezione per la porzione posterointerna, nella quale essa presenta una superficie articolare destinata al corpo dell’incudine. Questa superficie articolare di forma ellittica, con l’asse maggiore diretto verso il basso e medialmente, è delimitata da un cercine osseo ed è divisa da una cresta verticale in due faccette più piccole, una interna e una posteriore.
– Il collo (collum mallei) è molto corto e appiattito in senso anteroposteriore. Il suo margine laterale corrisponde alla pars flaccida e al recesso superiore della membrana del timpano. Il suo bordo mediale si interseca ad angolo retto con la corda del timpano, che sovrappone il tendine del muscolo tensore del timpano, inserito
dallo stesso lato.
– Il manico (manubrium mallei) procede lungo il collo e scende, obliquamente, verso il basso e posteriormente. Come il collo, il manico è appiattito in senso nteroposteriore e presenta due facce, un’anteriore e una posteriore, e due bordi, uno laterale e uno
mediale. La sua estremità distale, avente forma di spatola, corrisponde all’ombelico, zona nella quale il manico è molto aderente alla membrana del timpano.
L’asse del manico del martello non è situato nel prolungamento dell’asse della testa e del collo e, forma un angolo di 135° aperto in alto, posteriormente e internamente.
– Il processo laterale (processus lateralis) si presenta sotto forma di eminenza conica di 1 mm, che nasce dalla parte inferiore e laterale del collo. È una sporgenza ben visibile sul timpano (prominenza malleolare), zona di inserzione dei legamenti timpanomalleolari, che delimitano, verso il basso, la pars flaccida.
– Il processo anteriore (processus anterior) si diparte dalla parte anteriore e media del collo. È una spina ossea sottile in continuità con il legamento anteriore del martello, il quale si insinua nella fessura petrotimpanosquamosa. Questo processo non sembra essere rilevante nella funzione uditiva poiché nell’adulto è frequentemente fratturato o, in parte, riassorbito.
· Incudine (incus) 
Questo ossicino è situato verso l’interno e posteriormente rispetto al martello. Il suo peso è leggermente superiore a quello del martello. Può essere paragonato a un molare o a un dente bicuspidale, essendo caratterizzato da un corpo (corona) e da due branche (radici).
– Il corpo (corpus incudis) ha una forma cuboidale appiattita trasversalmente. La sua faccia anteriore, ellittica, a forma di sella di cavallo, è articolare e corrisponde a quella della testa del martello.
– La branca corta (crus breve) è un’apofisi conica che prolunga il corpo posteriormente. L’asse maggiore è orizzontale e la sua estremità posteriore alloggia nella fossa dell’incudine.
– La branca lunga (crus longum) è più lunga e più piccola della precedente. La sua direzione è simile a quella del manico del martello e forma un angolo di 100° con la crus breve. La sua estremità inferiore si piega a gomito ad angolo retto e termina con
un rigonfiamento arrotondato, il processo lenticolare (processus lenticularis), che si articola con la staffa.

Incudine. A.Proiezione laterale - B.Proiezione mediale -1.Corpi; 2.radice breve; 3.radice lunga; 4.processo lenticolare; 5.superficie articolare (articolazione incudomalleolare). (Secondo Legent [11].)

· Staffa (stapes) 
È l’ossicino più piccolo e più leggero (2 mg). È situato nella fossetta della finestra vestibolare, sotto il canale facciale, tra l’apofisi lenticolare dell’incudine e la finestra vestibolare. La sua forma ricorda una staffa di cavaliere e presenta una testa, due braccia e una base.
– La testa (caput stapedis) ha forma di quadrilatero ed è scavata, sulla sua faccia laterale, da una cavità glenoidea, che corrisponde alla superficie articolare dell’apofisi lenticolare. La sua faccia mediale è in continuità con le due braccia e presenta, a questo livello, un restringimento circolare o collo.
– La branca anteriore e quello posteriore (crus anterius e posterius) formano l’arco stapediale, riuniscono la testa alla base della staffa e delimitano uno spazio semicircolare, a volte colmato da un ripiegamento della mucosa timpanica, la membrana otturatoria della staffa. La faccia concava delle braccia è scanalata a doccia. Il braccio posteriore è quello più lungo e di maggior spessore. Il braccio anteriore è meno curvo e talvolta rettilineo.
– La base (basis stapedis) è una sottile lamina ossea di forma ovalare o reniforme, che aderisce perfettamente alla finestra del vestibolo. La sua superficie non è piana, ma ritorta attorno al suo asse polare. Legent la paragona a un’elica a due pale, la cui metà anteriore guarda verso il pavimento del vestibolo e quella posteriore verso la
volta. 
Staffa nella fossetta della finestra vestibolare.     1. Legamento anulare; 2. crus anteriore; 3. testa; 4. articolazione incudostapediale; 5.     radice lunga e processo lenticolare dell'incudine; 6. tendine del muscolo stapedio; 7.     crus posteriore; 8. eminenza piramidale; 9. fossetta della finestra vestibolare; 10. base.     (Secondo Legent [11].)

Articolazioni interossicolari (articulationes ossiculorum auditus)
Se ne distinguono tre.
· Articolazione incudomalleolare (articulatio incudomallearis)
È un’articolazione a incastro reciproco, che unisce il versante posteriore della testa del martello alla faccia anteriore dei corpi dell’incudine. Esiste un menisco interarticolare. Dopo la pubertà, l’articolazione è sede di un’ossificazione che provoca la costituzione di un vero e proprio blocco incudomalleolare, privo di qualsiasi
mobilità.
· Articolazione incudostapediale (articulatio incudostapedia)
È un’enartrosi che riunisce il processo lenticolare dell’incudine alla cavità glenoidea della testa della staffa. Contrariamente alla precedente, questa articolazione nell’adulto resta mobile e va sottolineata la sua fragilità, con possibilità di lussazione da traumi cranici.
· Sindesmosi timpanostapediale (syndesmosia tympanostapedia)
Le superfici ossee in contatto sono ivi riunite mediante un legamento: il legamento anulare della staffa (lig. anulare stapedis). Le dimensioni di quest’ultimo differiscono anteriormente (larghezza 100 μm, spessore 300 μm) e posteriormente (larghezza 15 μm, spessore 500 μm) il che spiega in parte la maggiore mobilità della parte anteriore della base della staffa.

Articolazioni degli ossicini, muscoli e legamenti.     1. Legamento superiore dell'incudine; 2. legamento superiore del martello; 3. legamento     laterale del martello; 4. legamento anteriore del martello; 5. tendine del muscolo tensore     del timpano; 6. muscolo tensore del timpano all'interno del suo canale; 7. articolazione     incudomalleolare; 8. legamento posteriore dell'incudine; 9. eminenza piramidale;     10. tendine del muscolo della staffa; 11. articolazione incudostapediale. (Modificato secondo     Legent [11].)

Legamenti ossicolari 
Questi legamenti uniscono i due ossicini più pesanti della catena
alle pareti della cassa del timpano.


Legamenti del martello

– Il legamento superiore del martello (lig. mallei anterius). Ispessito e cilindrico, unisce la testa del martello alla parete superiore della cassa a livello della cresta petrosquamosa superiore.
– Il legamento anteriore del martello (lig. mallei anterius).
Rappresenta un reliquato fibroso della cartilagine di Meckel e collega la mandibola al martello. Si estende tra il processo anteriore del martello e la parte laterale della fessura petrotimpanosquamosa.
– Il legamento laterale del martello (lig. mallei laterale). È aperto a ventaglio tra il collo del martello e il bordo inferiore dell’incisura timpanica. Forma il limite superiore del recesso superiore della membrana del timpano.
· Legamenti dell’incudine
– Il legamento superiore dell’incudine (lig. incudis superius). Non sempre presente e sottile, è situato tra il corpo dell’incudine e la parete superiore della cassa a livello della cresta petrosquamosa superiore.
– Il legamento posteriore dell’incudine (lig. incudis posterius).
Bifido, riunisce l’estremità della radice breve dell’incudine al contorno della fossa dell’incudine.

Muscoli ossicolari
· Muscolo tensore del timpano (m. tensor tympani) Questo muscolo lungo 2 cm decorre in un canale osseo (semicanalis m. tensoris tympani) situato sulla porzione interna superiore della tuba uditiva ossea, dalla quale lo separa un setto (septum canalis musculotubarii). Il tendine del muscolo tensore del timpano (tendo
m. tensoris tympani) lascia il canale a livello del processo cocleariforme e si dirige perpendicolarmente al canale verso il martello, sul quale si inserisce a livello del bordo mediale del collo. Contraendosi attira il manico del martello verso l’interno della cassa,
avvicina la sua estremità inferiore al promontorio e tende la membrana del timpano. In caso di vasta perforazione del timpano, l’azione di questo muscolo non è più controbilanciata mediante l’elasticità della membrana del timpano e il manico del martello, attirato verso l’interno, può entrare in contatto con il promontorio.

· Muscolo stapedio (m. stapedius)
Si tratta del muscolo più piccolo dell’organismo e misura 7-8 mm. Il canale di questo muscolo presenta due segmenti. Il primo segmento scavato nella parete posteriore della cassa timpanica, anteriormente rispetto alla terza porzione del canale facciale da cui è separato da una sottile lamina ossea. Un secondo segmento contenuto
nell’eminenza piramidale, ripiegato ad angolo retto rispetto al primo, e da cui origina il tendine del muscolo stapedio (tendo m. stapedii). Quest’ultimo, lungo 2 mm, il più delle volte si inserisce sul collo della staffa, talvolta sulla branca posteriore o sull’articolazione incudostapediale. Contraendosi, questo muscolo fa basculare la staffa all’indietro.

Sezione verticale schematica passante per la cassa del timpano.     a. Recesso epitimpanico.     b. Atrium.     1. Parte petrosa dell'osso temporale; 2. canale facciale; 3. mesotimpano; 4. ipotimpano;     5. parte squamosa dell'osso temporale; 6. parte timpanica dell'osso temporale.

Pieghe mucose
Le pareti della cassa e il suo contenuto sono tappezzati dalla mucosa timpanica (tunica mucosa cavi tympani) in continuità con la mucosa della tuba uditiva, nella parte anteriore e con la mucosa degli annessi mastoidei, nella parte posteriore. La mucosa di tipo respiratorio è di lieve spessore, di color grigio rosato e aderisce,
internamente, al periostio.
Così come per il peritoneo in prossimità di alcuni visceri addominali, la mucosa timpanica si stacca da alcuni punti della cassa per rivestire gli ossicini della catena uditiva, di modo che i loro tendini e legamenti possono formare delle pieghe mucose, veri e propri mesi in cui passano alcuni vasi. Questi mesi o pliche (il NA mantiene il termine di plica piuttosto che quello solitamente usato di ripiegamento) sono responsabili della formazione di numerosi compartimenti a livello della cassa del timpano. Sono studiati nel paragrafo seguente.