Otoematoma

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Fig.1

Fig.2


Basi
Definizione: (dal greco ος “orecchio” ed ematoma),raccolta ematica (o sierosa) tra il pericondrio del padiglione auricolare e la cartilagine sottostante, che si determina qualche volta spontaneamente per cause non ancora ben conosciute (alienati), più spesso per causa traumatica (lottatori, pugilatori). Si localizza per lo più nella parte più alta del padiglione, alla sua faccia esterna e più specialmente nella fossa sottoscafoidea. Ha forma rotonda, è fluttuante alla palpazione e spesso anche crepitante, che si manifesta all’inizio con una tumefazione fluttuante, ripiena di liquido, non dolente della superficie concava dell’orecchio che poi con il passare del tempo diviene dura ed ispessita a causa della fibrosi e dell’organizzazione dell’ematoma con deformazione del profilo dell’orecchio (a volte può assumere un aspetto “a cavolfiore”). Può essere, raramente, spontaneo, in soggetti denutriti o con labilità vascolare o diatesi emorragica; più di frequente è dovuto a seguito di un urto tangenziale contro un corpo contundente smusso (scivolamento dei piani con conseguente lacerazione dei vasi sanguigni), oppure anche conseguente ad intervento di otoplastica (Fig. 1-2).

Eziologia e patogenesi

La pericondrite insorge in seguito ad eventi traumatici (interventi chirurgici, piercing, otoematoma da trauma tangenziale) che coinvolgono la cute del padiglione auricolare esterno e ai conseguenti processi flogistici sostenuti da batteri quali Staphylococcus, Pseudomonas e Streptococcus. La localizzazione cartilaginea dell’infezione esita verso manifestazioni degenerative che possono causare una deformità estetica, con erosione irreversibile della cartilagine e possibile formazione di raccolte ascessuali.

Profilo clinico

All’intensa sintomatologia algica si affianca eritema e tumefazione dell’orecchio esterno. Può essere presente linfoadenopatia cervicale associata ad iperpiressia e iperalgesia dei tessuti periauricolari.

Sintomi: sensazione di tensione (dolore).

Complicazioni: colliquazione della cartilagine, ascessualizzazione. Complicazioni tardive (in assenza di trattamento): complicandosi talora con una pericondrite e una necrosi della cartilagine, che porta a deformazioni permanenti del padiglione auricolare con esito in “orecchio a cavolfiore”.

Diagnostica
Indispensabile:

Ispezione: altre ferite?

Palpazione: fluttuazione, perdita di cartilagine, aumento della temperatura in caso

di infezione.

Valutazione ORL.

Otomicroscopia.

Utile in casi particolari:

Esame della funzione uditiva: diapason, audiogramma.

Esame della funzione cocleovestibolare (ad es. in caso di trauma cranico),

TC: del cranio (in caso di sospetta frattura).

Documentazione fotografica.

Terapia
Terapia conservativa:

Otoematoma in fase iniziale: fasciatura compressiva, antiflogistici, ad es, diclofenac.
Sovrainfezione batterica: contemporaneamente all’intervento antibiotici, ad es. amoxicillina con o senza inibitore della f3-lattamasi, sulfametoxazolo + trimetoprim.
Otoematoma recente/raccolta sierosa: eventuale puntura sterile, fasciatura compressiva, impacchi freddi.

Indicazioni all’intervento chirurgico: ogni otoematoma.

Principi dell’intervento:

Evacuazione e drenaggio dopo costruzione di una finestra cartilaginea nella zona di transizione tra antelice e conca ed adattamento di cute e cartilagine per mezzo di punti sutura da materassaio annodati al di sopra di tamponi intrisi con pomata e modellati opportunamente.

In caso di necrosi cartilaginea estesa, resezione delle aree necrotiche con ricostruzione immediata del difetto mediante impianto di cartilagine del setto o di un segmento del padiglione auricolare controlaterale. Fasciatura compressiva leggera.


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fig.3 uomo adulto:0,5 KE Streptococcica di OK-432 è stato iniettata con metodo di iniezione OK-432 molto concentrato. Poi è stata eseguita due volte una aspirazione supplementare (il 3° giorno, il 7° giorno).

FIG. Donna adulta.

 

0,5 KE Streptococcica di OK-432 è stato iniettata con metodo di iniezione OK-432 molto concentrato. Poi è stata eseguita due volte una aspirazione supplementare (il 3° giorno, il 7° giorno).



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Ambulatoriale/con ricovero:

Trattamento chirurgico dell’otoematoma: ricovero. In casi particolari (in assenza di infezione): possibile ambulatoriamente.

Controlli regolari della medicazione contro il pericolo di necrosi cutanea in corrispondenza dei

punti da materassaio.

Prognosi
Buona se il trattamento è corretto.