L’esame dell’Ossimetria un è esame che serve a determinare la percentuale di saturazione dell’ossigeno nel sangue del paziente.

Una misurazione fisiologica della saturazione si attesta tra:[1][2]

  • sopra il 96% sono considerati valori normali di O2;
  •  tra il 95 e il 93% sono indicativi di possibili problemi di ossigenazione ovvero una parziale assenza dell’ossigeno (lieve ipossia);
  • tra il 92 e il 90% sono indicativi di ossigenazione insufficiente ed è consigliabile sottoporsi ad emogasanalisi (EGA);
  • al di sotto del 90% non sono fisiologici ed indicano una severa deficienza di ossigeno (grave ipossia), ove risulta importante sottoporsi ad una emogasanalisi.
  • Ipossia moderata: 86-90 %
  • Ipossia grave: inferiore al 86%

Il valore di 100 misurato “in aria ambiente”, cioè senza somministrazione artificiale di ossigeno, può essere sintomo di iperventilazione che può essere dovuta, per esempio, ad attacchi di panico. A volte anche valori intorno al 90% possono risultare normali: è il caso di persone affette da broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO).

Tali valori non possono essere considerati “fissi”, dal momento che, ad esempio, valori intorno al 90% potrebbero essere considerati normali nei soggetti che sono affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio, mentre valori di saturazione del 100%, potrebbero essere collegati a fenomeni di iperventilazione associata ad esempio ad attacchi di panico.

Se l’esame è della durata di 24 ore, il soggetto sarà invitato ad annotare tutti gli eventi rilevanti o importanti che sono avvenuti nell’arco della giornata.