LA CRANIOCORPOGRAFIA: CONTROLLO DINAMICO DELLA STABILITÀ DEL CAPO
La craniocorpografia (CCG) registra i movimenti reciproci della testa e del tronco specificatamente durante i test di stepping (test di Fukuda o di Unterberger). Si tratta di una metodica strumentale progettata negli anni Settanta del secolo scorso dal neurotologo tedesco Claus-Frenz Claussen nel 1968 per essere utilizzato in metodi di esame come il test di Unterberger1, il test di Romberg2, il test LOLAVHESLIT3, il test NEFERT4e il test WOFEC5 per documentare e valutare le disfunzioni dell’equilibrio. per lo screening dell’equilibrio dei lavoratori a rischio. La craniocorpografia è composta da diversi elementi: fotocamera Polaroid, specchio statico convesso, piattaforma e sistema di riferimento per la valutazione.
Per fotografare i movimenti del soggetto e per analizzarli, viene posizionato sulla testa un casco convenzionale dell’industria edile con piloti di segnalazione nella parte anteriore e posteriore. Altri due piloti sono fissati alle spalle del paziente. Le quattro lampadine di riferimento ricevono un’energia a bassa tensione da una batteria collegata all’interno del casco. Essendo lo specchio in posizione INVERTITA, la rappresentazione che si ottiene dalle spalle nella fotografia viene scambiata, in modo che il lato destro della foto corrisponda alla spalla sinistra e viceversa.(APPROFONDIMENTO vedi sotto)
Il CCG viene eseguito con la stanza al buio, gli occhi chiusi e coperti da una maschera nera per evitare ogni possibilità di visione. Con l’introduzione della cranio-corpografia nel 1968, le registrazioni potevano essere valutate direttamente dopo l’esame utilizzando una macchina fotografica istantanea.
Casco con evidenziatori a LED
Fig 1/2Una rappresentazione schematica della cranio-corpografia. I soggetti camminano sul posto in una stanza buia, e i movimenti delle lampadine poste sulla testa (casco) e sulla spalla imprimono alla telecamera una istantanea in modo da ottenere quattro tracce luminose su un’immagine nera
Fig. 3 Due marker passivi riflettenti (anteriore e posteriore) sono posti alle estremità di un bastone attaccato all’elmetto di un lavoratore, mentre due marker (sinistro e destro) sono fissati su supporti rigidi per le spalle
Sul soggetto in esame viene posizionato un caschetto Fig.2 sul quale sono fissate due lampadine che fungono da marcatori della posizione della testa mentre altre due lampadine vengono posizionate come marcatori relativi alla posizione delle spalle. due di colore giallo e le rimanenti una rossa e l’altra blu. Le lampadine gialle sono inserite sagittalmente in un elmetto da far indossare la paziente, una in posizione frontale e l’altra in sede occipitale. Le altre due vengono invece fissate sulle spalle (posizione coronale del corpo), la rossa a destra e la blu a sinistra La prova viene effettuata in ambiente buio. Al via dell’esaminatore il paziente, con gli occhi chiusi e bendati, deve compiere 80 passi sul posto. Anche se al soggetto è chiesto di rimanere fermo sul posto, durante lo stepping si ha un progressivo spostamento in avanti. Tale spostamento si traduce anche in uno spostamento dei marcatori, spostamento che ha un tipico andamento ondulatorio destra-sinistra. Lo spostamento viene fotografato da una macchina fotografica Polaroid con la produzione di una immagine fotografica che rileva quattro tracce chiare (lampadine) su fondo scuro. (Fig. 4)
Fig. 4 Craniocorpogramma tipico, normale. Si notino le tre tracce chiare su sfondo scuro che rappresentano, rispettivamente, le due spalle e la testa. La larghezza delle tracce è simile, le tre tracce sono ben riconoscibili e distinguibili, il percorso è rettilineo |
Il tracciato normale risulta caratterizzato da una serie di tracce corrispondenti quindi al percorso in senso longitudinale dei marcatori della testa e delle spalle. Durante questo spostamento la traiettoria principale è longitudinale, mentre lo spostamento laterale è pressoché nullo. Esiste comunque una differenza tra lo spostamento globale del marcatore calcolato dal punto di partenza a quello di arrivo e la traiettoria globale corrispondente alle oscillazioni nel tempo del singolo punto di rilevamento. L’entità delle oscillazioni informa sulla coordinazione e l’armonia del movimento. Il tracciato ideale” è inoltre caratterizzato dall’assenza di rotazione del corpo durante lo spostamento, sia nel rapporto tra posizione della testa e posizione delle spalle sia relativamente al soggetto nel suo complesso. Il test di stepping può essere influenzato da vari fattori quali la presenza di sorgenti sonore che consentono l’orientamento del soggetto, lo stato fisico del soggetto, fattori emotivi e motivazionali. Tuttavia, le modificazioni possono riguardare lo spostamento longitudinale, talora quello laterale, talvolta la rotazione, mai la coordinazione.
Figg.5. Esempi di Craniocorpogrammi. A, normale; B, periferico extralabirintico, si noti la traslazione delle tracce; C, deficit vestibolare, si noti la rotazione delle tracce; D, deficit propriocettivo a carico degli arti inferiori; E, deficit centrale, si noti che le tracce sono confuse; F, deficit misto periferico labirintico e centrale, si noti la rotazione delle tracce combinata al disordine del tracciato |
Secondo la classificazione di Claussen i tracciati vengono suddivisi in:
— normali;
— periferici, caratterizzati da una rotazione della traccia con equidistanza tra tracce centrali del capo e tracce delle spalle;
— centrali, caratterizzati dall’aumento di ampiezza delle tracce e dalla disorganizzazione del tracciato, espressione della ridotta coordinazione motoria;
— misti, nei quali l’ampiezza delle tracce è più ampia che nel normale ma è ancora riconoscibile una certa organizzazione strutturale del tracciato.
Secondo una più recente reinterpretazione (Figg. 5), i tracciati periferici vengono distinti in labirintici, nei quali la traccia assume una rotazione (oraria o antioraria), ed extra labirintici, nei quali si rileva una progressiva traslazione laterale senza significativa rotazione.
Nel 1993, il metodo è stato perfezionato con l’US-CCG (“Ultrasound Cranio-Corpo-Graphy”), in cui i marker di luce sono sostituiti da marker di ultrasuoni. La versione digitale 2D e 3D sperimentale è stata adottata da Ciavarro e coll. [2003] e da Alpini e coll. [2005] nel primo decennio di questo secolo per valutare le alterazioni del controllo della stabilità cervicocefalica, alterazioni molto frequenti negli esiti di colpo di frusta e nei pazienti che lamentano instabilità (unsteadiness).
La CCG digitalizzata usando le tecnologie dei sistemi ELITE e CMS. Entrambe le versioni digitalizzate della CCG forniscono informazioni riguardanti anche la stazione eretta e la postura statica.
Quindi, la CCG digitale rappresenta il completamento della stabilometria in quanto informa sulla stabilità delle parti corporee testa e tronco.
La versione CMS della CCG misura la posizione nello spazio di quattro ricevitori ad ultrasuoni posizionati sulla fronte, la nuca e le spalle. Gli impulsi ad ultrasuoni, emessi da una sorgente posizionata di fronte al soggetto, vengono ricevuti ed elaborati. La posizione dei marcatori viene computata sull’intervallo tra l’emissione e la ricezione degli impulsi ultrasonici. È possibile documentare sia la deviazione (rotazione o traslazione) del cammino, sia le oscillazioni dei due segmenti corporei esaminati, testa e tronco. In tal modo, può divenire un esame specifico per dimostrare l’alterazione del controllo vestibolare del cammino La Fig. 6 mostra la preparazione del paziente con un elmetto per posizionare i marcatori della testa. La Fig.7A illustra un tracciato registrato in stazione eretta, 7standing, mentre la Fig.7 B mostra un tipico tracciato di stepping. I parametri considerati sono gli stessi della CCG tradizionale.
Fig.6
Esempi di Craniocorpogramma CMS in stazione eretta (6A) e durante la prova di stepping (6B)
La versione digitale della CCG elaborata dalla tecnologia ELITE, è Stata progettata dal Dipartimento di Bioingegnieria della Fondazione don Gnocchi. Vengono usati marcatori rifrangenti filmati da una tele
camera posta sul soffitto. I parametri comprendono, per ciascun marcatore:
— gli spostamenti laterale, longitudinale e totale;
— la velocità media totale;
— la rotazione della testa e delle spalle, calcolata confrontando la posizione dei marcatori all’inizio e alla fine della prova;
— la rotazione corporea.
Il confronto dei quattro gruppi di dati (uno per ciascun marcatore) fornisce informazioni preziose sulle caratteristiche dello stepping, e quindi del cammino, e sui rapporti testa/tronco sia in posizione di riposo, statica, sia durante il movimento. La Fig.7A riporta quanto registrato durante la stazione eretta (standing), la Figura 5B illustra una prova di standing anormale in cui l’eccessiva oscillazione testa/tronco è ben riconoscibile. La Fig. 5A mostra uno stepping normale, le Fig.5 B/C, invece, riporta un tracciato patologico.
Questi Autori hanno dimostrato sia che è possibile evidenziare in modo specifico un disequilibrio correlabile a un evento traumatico subito dalla colonna vertebrale, sia che le alterazioni della stabilità dinamica cervicocefalica si correlano temporalmente all’evento traumatico: maggiore è il tempo trascorso dall’incidente, tempo in cui il disequilibrio si è manifestato costantemente, maggiori e specifiche sono le alterazioni documentabili.
Sulla base dell’esperienza maturata con la craniocorpografia, dapprima analogica e successivamente digitale, si utilizza ora per le indagini di routine un sistema che, mediante inclinometri posti sulla testa e sul tronco, registra le oscillazioni laterolaterali e anteroposteriori della testa e del tronco, sia in condizioni statiche, da seduto o in piedi, sia durante il movimento (Fig. 7). Nei soggetti sani la velocità (espressa in gradi al secondo) del capo è sempre inferiore a quella del tronco sia in piedi sia nel cammino sul posto [Alpini et al.2007], mentre è frequentemente un poco più alta da seduto [Di Bernardino et al].
Fig.7a Fig.7b
Fig. 8a-b Sistema craniocorpografico. Lo strumento è costituito da due inclinometri, uno fissato al capo 7a-8a e uno allo sterno 8b (a sinistra) per riportare su un notebook (a destra) Fig. 7b le oscillazioni di testa e tronco.
Fig. 10 Craniocorpografia. Rappresentazione schematica tramite coni delle oscillazioni reciproche di testa e tronco durante il cammino con gli occhi chiusi in un soggetto sano (a) e in uno affetto da problemi di equilibrio (b). In b è ben evidente la maggior ampiezza del cono riferito alla testa rispetto a quello riferito al tronco. Il dato RoHS (Ratio of Head Stability) rappresenta il rapporto tra la velocità del capo e quella del tronco, nel piano laterolaterale: più alto è il valore, maggiore l’instabilità cervicocefalica.
L’insieme delle varie fasi che portano dal mantenimento della stazione eretta al cammino, attraverso il controllo della postura in condizioni di destabilizzazione e il controllo dell’appoggio monopodalico, può essere valutato e documentato anche mediante il Sistema Delos (www.delos-international.com; Delos Postural Proprioceptive System, DPPS) che è composto da uno o più lettori posturali (Delos Vertical Controller, DVC) (Fig. 11c,8a-b).
Fig.11c Sistema Delos (Delos Postural Proprioceptive System). Sono evidenziati i due lettori posturali costituiti da accelerometri bidirezionali (Delos Vertical Controller, DVC). Ciascuno fornisce al PC informazioni relative allo spostamento del segmento cui sono applicati, Le relative tracce grafiche sono evidenziate sullo schermo del PC
Diagnosi
Il sistema prevede il posizionamento di un accelerometro sullo sterno (Fig.12b) per rilevare gli spostamenti del tronco. Poiché in stazione eretta statica il corpo oscilla come un pendolo inverso con fulcro alle caviglie, le oscillazioni del tronco possono considerarsi correlabili alle oscillazioni del centro di pressione sul terreno. In tal modo, si possono effettuare gli stessi test stabilometrici delle pedane stabilometriche (Fig.12d).
Fig.12d Il DVC rileva gli spostamenti del tronco nei due assi, X e Y, rispettivamente antero-posteriore (a) e latero-laterale (b). Analogamente alla stabilometria, si può evidenziare un “gomitolo” relativo allo spostamento bidirezionale del tronco (c)
Con il rilevatore posizionato sullo sterno si può eseguire la prova di Uemura. Infatti il presupposto di un controllo efficiente del cammino è la capacità di mantenere il controllo dell’equilibrio monopodalico, la cui documentazione strumentale è nota come test di Riva. Si chiede al paziente di stare per 20 sec dapprima in appoggio monopodalico destro e, quindi, sinistro, prima con occhi aperti e poi con occhi chiusi. Durante la prova, il paziente può eventualmente appoggiarsi a una barra di sicurezza (Delos Assistant Desk, DAD), barra che, attraverso un sensore infrarosso, rileverà il tempo in cui è stato necessario l’appoggio per non cadere. La strumentazione registra le oscillazioni latero-laterali e antero-posteriori, in gradi, rispetto all’allineamento verticale di calibrazione e il tempo di autonomia in cui, complessivamente, il paziente non ha dovuto appoggiarsi. Il DAD consente anche al soggetto con bassi livelli di motricità, anziano o con problemi motori, di raggiungere rapidamente e spontaneamente la totale autonomia nel gestire situazioni ad alta instabilità. La barra-sensore a raggio infrarosso fornisce infatti un potenziale punto di appoggio, segnalando il contatto delle mani. Questo feed-back istantaneo consente di passare da strategie prevalentemente “precauzionali” a più efficaci strategie di controllo della verticalità, con un transfert positivo immediato sulle capacità di movimento.
Nel passaggio dal controllo della postura eretta al controllo del cammino è indispensabile essere in grado di controllare dinamicamente la stazione eretta quando questa venga perturbata. In tal caso, si può associare l’uso di una tavola di Friedman elettronica (Delos Electronic Board). Anche la tavola fornisce sul monitor una traccia relativa alle sue oscillazioni. Pertanto, si chiede al soggetto di mantenere l’equilibrio sulla tavola, in appoggio bi- o monopodalico (test di Riva dinamico), controllando via monitor la stabilità del tronco oppure dell’appoggio (Fig 13.).
Il sistema può essere utilizzato anche per la documentazione della stabilità dinamica cervico-cefalica durante il cammino. In tal caso, si esegue la prova di stepping, posizionando un accelerometro anche sul capo (Fig. 9.20). L’apparecchiatura misura simultaneamente le oscillazioni anteroposteriori e latero-laterali dei segmenti testa e tronco. In tal modo, è agevole analizzare con precisione le strategie di controllo della stabilità della testa durante il movimento (Figg.10,11). Eseguendo le prove sia con occhi aperti, sia con occhi chiusi oppure con differenti superfici di appoggio, pavimento o gomma, si può, in analogia con le prove stabilometriche, indagare le interazioni funzionali dinamiche tra vestibolo, vista e propriocezione. Tale metodica è particolarmente utile, ad esempio, nel documentare gli esiti di lesione da colpo di frusta.
Fig.13 Test di Riva dinamico: il soggetto è in appoggio bi o monopodalico su una tavola basculante di Friedman. Le tracce chiare rappresentano le oscillazioni laterolaterali della tavola causate dall’instabilità del soggetto che cerca di mantenere la stabilità su una superficie instabile. Il gomitolo al centro rappresenta le oscillazioni del tronco rilevate dal DVC. In tal modo si può evidenziare come il soggetto riesca a mantenere stabile il tronco nonostante l’instabilità dell’appoggio
Fig. 8a Posizionamento del secondo DVC sul capo (Per gentile concessione di Dario Riva)
La registrazione simultanea dei dati provenienti da tutti gli strumenti permette una misura oggettiva dello stato funzionale del soggetto. L’abbinamento di alcuni test consente inoltre di avere un quadro funzionale completo. I valori di riferimento forniti automaticamente dal software sono differenziati per classi di età e consentono quindi di comparare il livello funzionale del soggetto con un campione di soggetti sani della stessa età.
Nei pazienti affetti da problemi di equilibrio, il sincronismo testa/tronco si può alterare e la stabilizzazione del capo può non essere più corretta in un piano, nell’altro o in entrambi, sia in piedi sia nel cammino. Il sistema utilizzato dall’Autore di questo libro rappresenta graficamente le velocità rispettive dei segmenti testa/tronco come due coni sovrapposti. L’ampiezza del cono è proporzionale alla velocità registrata ed è espressa dal RoHS (Ratto of Head Stability) che rappresenta il rapporto tra la velocità del capo e quella del tronco, nel piano laterolaterale: più alto è il valore, maggiore l’instabilità cervicocefalica (Fig.10).
L’apparecchiatura registra 20″ movimenti del segmento corporeo ogni test. Si calcola così la stabilizzazione testa-tronco (rapporto tra X e Y spostamenti della testa e del tronco) durante la deambulazione: un rapporto <1 indica la stabilizzazione della testa rispetto al tronco. I valori normali vanno da 0,6 a 0,8. I valori intorno a 1 sono considerati borderline, mentre i rapporti >1 sono patologici (Fig.11).
Fig. 11 Nel controllo cervico-cefalico normale (a sinistra) il cono della testa è più piccolo del cono del tronco e il rapporto testa-tronco è inferiore a 1, mentre in un paziente con controllo cervico-cefalico patologico (a destra), il pattern è invertito
Fig.12 cranio-corpografico
Altro dispositivo cranio-corpografico computerizzato ad ultrasuoni è quello prodotto dalla società tedesca Zebris Medical GmbH Fig 11. Consente una registrazione simile a un radar dei movimenti della testa e del corpo durante il test locomotore equilibriometrico di Unterberger, che prevede 1 minuto di messa in posizione con gli occhi chiusi. Le misurazioni vengono effettuate automaticamente dal software originale (WinBalance) della stessa azienda (www.zebris.de). La loro precisione spaziale e temporale è molto elevata: 0,1 mm e 50 ms, …
Fig. 13. Cranio-corpogramma anormale del test di stepping in un caso con LBP verso sinistra
Quando la velocità della testa è uguale o maggiore a quella del tronco, i riflessi vestiboloculomotori devono svolgere un maggior ruolo stabilizzatore. Tuttavia, poiché il guadagno ditali riflessi è migliore per frequenze di oscillazione del capo inferiori a 1 Hz, nel cammino o nei movimenti bruschi del capo in cui le frequenze sono abitualmente superiori (sino a 6-8 Hz) l’immagine visiva viene stabilizzata solo in parte, generando quindi una sintomatologia che il paziente avverte come vago capogiro, instabilità, oscillopsia o vertigine franca.
Con questa strumentazione si può valutare anche il controllo monopodalico (test di Riva), condizione indispensabile per un adeguato controllo del cammino. Alternando l’appoggio sinistro e destro con gli occhi aperti e chiusi si valuta l’efficienza del sistema propriocettivo, la dipendenza della stabilizzazione posturale dall’informazione visiva e il rischio di caduta.
Il test di Riva può divenire dinamico ponendo il soggetto in equilibrio bi- e/o monopodalico su una tavola oscillante digitalizzata di Freeman. L’apparecchiatura registra contemporaneamente l’oscillazione della tavola e del soggetto (Fig. 14).
L’applicazione dei rilevatori direttamente sul soggetto consente l’esecuzione di prove statiche, come il test con i piedi in tandem, e dinamiche, come il valzer test, in cui si chiede al paziente di camminare alternando due passi avanti e due passi indietro, e il test di steppingsu tappeto di gomma destabilizzante o indossando il dome (lampadario cinese di carta) per avere una condizione divisione stabilizzata come nello statico CTSIB (cfr. § 3.2.2). Infine, lo strumento può essere utilizzato anche per studiare la stabilità del capo da seduto, prova importante per la diagnosi di vertigine cervicogenica, e il controllo del tronco ponendo il soggetto seduto sulla tavola oscillante (Fig.14).
Figura 1 Test di Riva dinamico. Il paziente è in appoggio monopodalico sulla pedana basculante. L’apparecchiatura 4rileva contemporaneamente le oscillazioni dell’appoggio (la pedana) e del tronco nel mantenimento dinamico della stazione eretta.
Figura 15 Confronto tra stabilità dinamica del capo nello stepping (a) e da seduto (b). In questo paziente si rileva una modesta instabilità cervicocefalica nel cammino (stepping) con gli occhi chiusi (a) e una netta instabilità in posizione seduta (b). Da seduti, se il tronco non è appoggiato, il capo deve stabilizzare le oscillazioni indotte dalla deglutizione e dalla respirazione e tale stabilizzazione dipende esclusivamente dal tono dei muscoli antigravitari, che è controllato dalla propriocezione e dalla sensibilità somatica (glutei) ma non dai riflessi vestibolari, perché le oscillazioni della respirazione sono sotto la soglia di attivazione labirintica. In tal modo, la prova di stabilità del capo da seduto può essere interpretata come una prova dell’efficienza del controllo tonico cervicocefalico extra labirintico, MoHS (Rotio of Heod Stabìlity), differenza nel rapporto tra la velocità della testa e quella del tronco nelle due prove.
1)Nel Romberg sono valutate per l’equilibrio statico le oscillazioni anteroposteriori e laterali del corpo, la cui impronta fotografica ci dà un’immagine dell’ampiezza del baricentro. Il test normale si considera se la rappresentazione fotoottica è puntuale. Si parla di atassia discreta quando l’oscillazione in senso anteroposteriore e laterale non supera gli 8 cm; Al di sopra di questa cifra si considera una grave atassia.
2)Nel test di Unterberger, secondo il Dr. Claussen, vengono valutati altri parametri per l’equilibrio dinamico, ovvero:
2.Oscillazione laterale
3.Lunghezza della deviazione
4.Deflessione angolare
5.Angolo di rotazione.
3)LOLAVHESLIT (test longitudinale della testa longitudinale, laterale, verticale) è una procedura di esame della salute sviluppata nel 1999 dal neurologo tedesco Claus-Frenz Claussen.
Questa procedura serve a diagnosticare malattie legate alle vertebre cervicali e alla colonna vertebrale, nonché a diagnosticare disturbi del movimento del collo.
Il paziente esegue i movimenti necessari in posizione seduta per evitare movimenti del corpo inconsci che influiscono sui risultati dell’indagine. Inoltre, il paziente allunga le braccia e mette le mani tra le ginocchia per lo stesso motivo. I movimenti della testa, che vengono eseguiti durante la ricerca e dove la testa viene spostata ogni volta nella posizione normale, sono i seguenti.
Il paziente gira la testa in avanti.
Il paziente gira la testa a destra.
Il paziente gira la testa a sinistra.
Il paziente appoggia la testa al collo e guarda in alto.
Il paziente inclina la testa in avanti e guarda in basso.
Questo movimento viene ripetuto continuamente per un periodo di un minuto.
Il paziente è assistito durante il test da un esaminatore seduto di fronte a lui. I risultati del test vengono registrati e valutati graficamente dal computer, ad esempio con l’ausilio della cranio-corpografia.
4)NEFERT (Neck Flexion Rotation Test) è una procedura di screening sanitario sviluppata nel 1999 dal neurologo tedesco Claus-Frenz Claussen.
Questa procedura serve per indagare la differenza nei movimenti intracorporei tra la testa e il corpo, in particolare nelle articolazioni atlanto-assiali e nella colonna cervicale inferiore. Il metodo può aiutare a diagnosticare distorsioni del collo, torcicollo e colpo di frusta. Secondo il National Biotechnology Information Center del National Institutes of Health, la procedura è “comunemente utilizzata nella pratica clinica per valutare i pazienti con cefalea cervicogenica “. [1]
NEFERT Metodo
Il test si compone di sei movimenti, che si possono anche distinguere in quattro fasi. Il movimento viene eseguito dal paziente in posizione eretta.
(Fase I) Il paziente gira la testa più volte al massimo in un periodo di 20 secondi.
(Livello II) Il paziente piega il più possibile la testa in avanti.
In posizione piegata, il paziente gira la testa al massimo da sinistra a destra e da destra a sinistra entro un periodo di 20 secondi.
(Fase III) Il paziente inclina la testa all’indietro il più possibile.
In posizione piegata all’indietro, il paziente gira la testa più volte al massimo da sinistra a destra e da destra a sinistra in un periodo di 20 secondi.
(Livello IV) Dopo un periodo di 60 secondi, il paziente torna in posizione eretta.
Se i risultati del test sono disturbati dal movimento inconscio della spalla del paziente, viene eseguito un secondo ciclo di test, in cui l’esaminatore tiene la spalla del paziente per mano. I risultati del test vengono registrati e valutati graficamente dal computer, ad esempio con l’ausilio della Cranio-corpografia.
5)WOFEC Walk on floor eyes closed
Il WOFEC consiste nel camminare per 10 passi (ripetuti due volte) con i piedi tallone contro punta in tandem, braccia incrociate sul petto e gli occhi chiusi.
APPROFONDIMENTO
CRANIOCORPOGRAFO. Il craniocorpografo si compone di due elementi fra loro non collegati e cioè un sistema di markers luminosi della posizione del paziente ed un sistema di registrazione dello spostamento degli stessi markers. I markers della posizione del paziente non sono altro che quattro lampadine alimentate da una normale batteria a basso voltaggio: due di colore giallo e le rimanenti una rossa e l’altra blu. Le lampadine gialle sono inserite sagittalmente in un elmetto da far indossare la paziente, una in posizione frontale e l’altra in sede occipitale. Le altre due vengono invece fissate sulle spalle (posizione coronale del corpo), la rossa a destra e la blu a sinistra. Grazie ai quattro markers luminosi la posizione del paziente viene ben segnalata sia sull’asse sagittale che coronale per cui la possibilità di poter distinguere la posizione della testa rispetto a quella delle spalle consente di valutare gli effetti sulla postura e sulla marcia dei riflessi cervicali sui riflessi vestibolo spinali, quando i test vengano effettuati mantenendo il capo ruotato a destra e a sinistra. Il sistema di registrazione è installato su di un telaio a forma di “elle” rovesciata attaccato al muro e con uno specchio convesso fissato al braccio corto del telaio, in pratica al soffitto, e rivolto verso il pavimento così da condensare, per la sua forma, un ampio spazio sotto di esso; sul braccio lungo sono invece posizionate tre lampadine fisse e alle quali ci si riferisce per ricordare la posizione iniziale del paziente. Poiché i test di C.C.G. sono effettuati al buio, lo specchio riflette solo la luce delle lampadine e la sua osservazione consente di valutare gli spostamenti dei markers luminosi del paziente rispetto a quelli di riferimento. Oltre che con l’osservazione diretta le posizioni dei markers durante i test possono essere fotografati o da una macchina fotografica a sviluppo istantaneo o da una videocamera rivolte verso lo specchio e che mantengono l’obiettivo aperto per tutta la durata dei test. Gli spostamenti delle quattro lampadine indossate dal paziente vengono quindi registrate fotograficamente come un’immagine radar così da poter quantificare gli spostamenti del capo e delle spalle e fornirne una documentazione oggettiva. Dal punto di vista pratico la craniocorpografia si esegue nel seguente modo. Il paziente indossa l’elmetto e le lampadine sulle spalle; viene quindi posto sotto lo specchio e le lampadine dell’elmetto vengono allineate con quelle di riferimento. Dopo aver oscurato l’ambiente e dopo aver invitato il paziente a tenere gli occhi chiusi, si effettua il test di Romberg e lo stepping test di Unterberger. Il Test di Romberg dura un minuto e può essere ripetuto con il capo ruotato prima da un lato poi dall’altro. Il test di Unterberger viene eseguito facendo fare almeno 80 passi da fermo e, anche in questo caso, è possibile ripetere la prova con il capo ruotato. Come è stato detto ogni test viene fotografato per tutta la sua durata e l’immagine che viene riprodotta in stampa è rappresentata dallo spostamento dei quattro punti luminosi rispetto a quelli di riferimento, su uno sfondo nero. I Risultati Nella pratica il test di Romberg viene interpretato considerando gli spostamenti posturali sia in senso longitudinale che laterale, anche se la stabilometria ha praticamente soppiantato la C.C.G. nello studio dell’equilibrio statico. Per la valutazione dell’equilibrio dinamico, invece, la C.C.G. può ritenersi ancora insostituibile considerando il rapporto costo/prestazioni. Con il test di Unterberger la C.C.G. può fornire tre tipi di tracciati classificati come normale, periferico e centrale. Il normale è costituito dal fisiologico spostamento longitudinale del paziente e con modeste oscillazioni delle spalle che non si sovrappongono mai a quelle della testa. Il tracciato periferico mantiene le caratteristiche del normale relativamente alle oscillazioni, ma presenta una deviazione omolaterale al labirinto iporeflettico. Il tracciato centrale, infine, è caratterizzato dal mantenimento della direzione come nel normale, ma con ampie oscillazioni quali espressione della ridotta coordinazione motoria. I tracciati possono poi essere ulteriormente analizzati servendosi o dell’elaborazione computerizzata o, più economicamente, di un trasparente delle stesse dimensioni della stampa fotografica e dove sono disegnati dei cerchi concentrici distanti uno dall’altro dell’equivalente di 20 cm. Sovrapponendo il trasparente alla fotografia è possibile calcolare alcuni indici e cioè: lo spostamento lineare, lo spostamento laterale, la deviazione angolare e la rotazione corporea. Lo spostamento lineare e quello laterale si misurano in centimetri, mentre la deviazione angolare e la rotazione corporea sono espresse in gradi; tutte le misurazioni sono fatte considerando la posizione iniziale rispetto a quella finale.
Letteratura
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