Audiometria a riflessi condizionati Dai dodici mesi ai tre anni. La funzionalità uditiva del bambino può essere esaminata con una metodica particolare di condizionamento ottenuto mediante una doppia stimolazione acustico-visiva. Il principio su cui si basa l’esame è molto semplice: se uno stimolo appropriato, acustico o visivo, raggiunge il bambino, questi gira istantaneamente il capo verso il lato di provenienza dello stimolo stesso con un movimento involontario. Ma se ogni volta che il bambino si gira perché attratto dallo stimolo visivo, abbiniamo uno stimolo acustico, a un certo punto egli si girerà ugualmente appena sentirà il suono, anche in assenza dello stimolo visivo. È merito di due autori giapponesi, Suzuki e Ogiba, di aver applicato questo principio in campo audiometrico infantile, creando nel 1960 una metodica chiamata «Audiometria mediante riflesso di orientamento condizionato» attuabile mediante un’apparecchiattura particolare chiamata appunto «Teatrino di Suzuki». Essenzialmente il teatrino consta di due box; contenenti ciascuno un altoparlante collegato a un audiometro, una bambola che si illumina e delle luci colorate. Il bambino, seduto sulle ginocchia della mamma o da solo, è posto al centro dei due altoparlanti. La metodica così descritta dagli autori, è la seguente: si presenta al bambino un suono di intensità sicuramente udibile e subito dopo uno stimolo visivo (la bambola o le luci) che attirerà in quella direzione l’attenzione del bambino. Dopo qualche secondo la prova verrà ripetuta dal lato opposto per tre o quattro volte finché, ottenuto il condizionamento, il bambino risponderà allo stimolo acustico prima ancora di quello visivo che verrà presentato solo successivamente come «premio» per mantenere vivo l’interesse. Riducendo progressivamente l’intensità del segnale, frequenza per frequenza, si ricerca la soglia, cioè la minima intensità capace di determinare la risposta dell’esaminando. Durante l’esame è bene tenere presente alcune accortezze, quali a esempio di evitare l’alternanza destra e sinistra per non condizionare il bambino al ritmo e non al suono, nonché di variare il «premio» onde mantenere sempre costante l’interesse all’esame. In mani esperte tale metodica è di esecuzione relativamente semplice e rapida, sufficientemente affidabile soprattutto se ripetuta due o tre volte a distanza di tempo. Dopo i tre anni, il Teatrino di Suzuki perde solitamente la sua efficacia in quanto il bambino non è più interessato all’esame, si distrae e non fornisce risposte attendibili. Occorre quindi una metodica che lo «coinvolga» maggiormente sia come partecipazione sia come gratifica. Si ricorre perciò alla cosiddetta «Audiometria-Gioco» (Peep-show, Trainshow, ecc). Il bambino viene posto davanti a un piccolo schermo (monitor) o a un tavolo su cui è sistemato un giocattolo (un trenino, un’astronave, o un pupazzo).Premendo un apposito pulsante, dopo la presentazione del suono, compaiono delle immagini sul piccolo schermo o il giocattolo entra in funzione. Poiché il pulsante è collegato all’audiometro, ogni tentativo di ottenere il «premio» in assenza del suono, sarà vano. L’esame può essere eseguito tanto in campo libero (quanto in cuffia e, quando è possibile, permette di rilevare anche la via ossea di ciascun lato).
PA-1000 è l’innovativo sistema per l’esame di audiometria infantile interamente gestito dal computer, che consente esami veloci ed accurati guidati da un’interfaccia grafica semplice ed intuitiva.
Le molteplici tipologie di premio consentono di mantenere a lungo elevata l’attenzione del bambino.
Una vasta scelta di animazioni e di immagini personalizzabili inviate come premio su 3 display LCD
Fino a 3 giochi animati dal computer
Possibilità di scattare foto al bambino ed utilizzarle come premio
Premi interattivi
Quattro tipologie di esame disponibli: VRA, Peep show, COR Audiometria tonale in campo libero, via aerea ed ossea gestita dall’audiometro Amplifon AM-13.
Una telecamera inquadra il bambino durante l’esame.